25/06/2021 | 23.00
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Da Pessina a ........: gli azzurri universitari e quelli laureati

Matteo Pessina (Photo Andrea Staccioli / Insidefoto)

Da Pessina a Chiellini: gli azzurri universitari e quelli laureati

Una ricerca realizzata dai partecipanti al masterSport, nell’ambito delle attività legate al premio Morosini ha rivelato che la nazionale allenata da Roberto Mancini spicchi anche per il numero dei calciatori iscritti a un corso universitaria o già in possesso della laurea.

Oltre il 10% dei convocati per questa spedizione (l’11,5% per la precisione) da Roberto Mancini è infatti iscritto ad un corso di laurea. Tre calciatori su ventisei frequentano, attivamente e sostanzialmente in regola, un percorso di laurea triennale per sviluppare le proprie competenze oltre il calcio e per prepararsi al post-carriera. Dentro o fuori dal calcio.

A questi calciatori-studenti universitari si aggiunge un laureato ovvero Giorgio Chiellini che, per la precisione e stando alle attuali modalità dei percorsi di studi, di lauree ne ha effettivamente due. Una triennale ed una magistrale.

Sommando quindi questi dati abbiamo che il 15,5% dei calciatori convocati dalla FIGC al Campionato di EURO2020 è laureato o iscritto ad un percorso di laurea. Sostanzialmente abbiamo che un calciatore su sei è “studioso” e questo è record per quanto riguarda il calcio italiano a questo livello.

Tra gli iscritti a percorsi di studi in corso:

  • Matteo Pessina;

  • Giacomo Raspadori;

  • Alex Meret.


Matteo Pessina, come più volte ricordato da lui stesso nelle sue interviste, è iscritto alla facoltà di Economia della LUISS, perché appassionato dalle dinamiche del mondo del business e della finanza in generale.

Più specifico il percorso intrapreso dal giovanissimo attaccante Giacomo Raspadori e da Alex Meret. Entrambi sono iscritti al corso di laurea triennale in Scienze Motorie curriculum Calcio. L’unico corso di laurea totalmente focalizzato sul mondo del calcio (il titolo è equipollente ad una laurea “tradizionale” in Scienze Motorie, ma prevede l’aggiunta di esami e materie specifiche).

Il corso di laurea è stato ideato e realizzato dal mondo dello sport per il mondo dello sport partendo dall’iniziativa dell’Associazione Italiana Calciatori e sviluppata dall’Università San Raffaele di Roma. Il corso è patrocinato da FIGC e prevede gli esami anche al Centro Tecnico di Coverciano.

In una recente intervista rilasciata a Rai Sport, Giacomo Raspadori ha dichiarato che «sport e studio possono andare di pari passo. Sono al primo anno di scienze motorie, ho dato cinque esami quest’anno e sono molto contento. Penso sia una cosa molto importante riuscire ad affiancare entrambe le cose. E’ una cosa che mi hanno trasmesso i miei genitori. Anche se le cose vanno benissimo, la carriera del calciatore ha breve durata e bisogna avere qualcosa di pronto per dopo. Come alleniamo i muscoli, bisogna allenare la mente. Credo che sia una cosa che possa andare benissimo di pari passo e invito tutti i ragazzi giovani che fanno come me di inseguire questo sogno di credere in entrambe le cose».

Ovviamente come tutti i record positivi sono fatti per essere battuti dando in futuro un ulteriore segnale di crescita dell’attenzione e della sensibilità degli atleti verso il mondo della formazione e dello studio universitario.

Il premio Morosini è stato ideato e realizzato dalla MasterSport Institute con AIC dopo la scomparsa di Pier Mario ed è una iniziativa formativa che prevede, ad ogni edizione del master realizzato da Università di Parma e San Marino, la presenza alle lezioni di selezionati calciatori o ex calciatori. Gli atleti ricevono da AIC questo premio di studio ed hanno la possibilità di seguire, in qualità di uditori, il percorso formativo del Master Internazionale in Strategia e Pianificazione degli Eventi e degli Impianti Sportivi leader nazionale e tra le eccellenze internazionali nella formazione in sport management (www.mastersport.org).

fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
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