Da Roma: " Pareggio amaro"
La Lazio gioca bene, sfiora la vittoria, ma alla fine esce da Bergamo con un solo punto. Un pareggio amaro per come arriva, coi gol nerazzurri nei due finali di tempo, ma che lascia in eredità una prestazione di assoluto livello, con la squadra di Sarri capace di mettere sotto l’Atalanta per larghi tratti della ripresa. Un pareggio che conferma i passi avanti nella compattezza, nell’applicazione difensiva e nelle distanze tra i reparti. Segnali incoraggianti per il futuro in un giorno che, comunque, verrà ricordato per quanto fatto da Immobile che, con il gol del momentaneo 1-2, raggiunge Piola a quota 159 gol e in vetta alla classifica dei marcatori all time della storia della Lazio.
ZAPATA NEL FINALE - Sarri conferma quasi in blocco l’undici che ha battuto la Fiorentina, l’unico cambio riguarda Lazzari che lascia il posto a Hysaj con Marusic che mantiene la fascia mancina. L’Atalanta parte forte, mettendo in chiaro la propria identità: pressing feroce uomo contro uomo a non far respirare la Lazio e impedirne un’uscita palla pulita. I primi dieci minuti sono di apnea per i biancocelesti che faticano molto a trovare dei riferimenti e a uscire dalla propria trequarti. La Lazio, però, è applicata, attenta e l’Atalanta di fatto è sempre lì, ma occasioni non ne crea. E allora quando la pressione nerazzurra s’allenta, ecco che la Lazio fa male con Cataldi che trova un arcobaleno filtrante per Immobile che sfrutta il buco di Demiral e calcia, Musso si supera, ma non può nulla sul tap-in di Pedro al secondo gol in tre giorni. Il gol incassato placa un po’ i furori della Dea che abbassa i ritmi e permette alla Lazio di gestire abbastanza bene il pallone e soprattutto di controllare senza grossi patemi il risultato, almeno fino a quindici secondi dalla fine della prima frazione quando Lovato lancia lungo per Zapata - per distacco il migliore tra gli uomini di Gasperini - che coglie Marusic in una postura non corretta, il 77 laziale si fa superare e lascia un’autostrada che il colombiano si prende tutta, vincendo il successivo duello fisico con l’avversario e poi scaricando un tiro potente sul quale, però, Reina è quantomeno poco reattivo. L’Atalanta pareggia proprio allo scadere, un peccato anche perché pochi secondi prima il pallone era in possesso della Lazio in zona d’attacco e si poteva quindi gestire meglio il tempo per far correre le lancette fino all’intervallo.
- Il primo tiro in porta della ripresa è dell’Atalanta, di Freuler che però non crea pericoli dalle parti di Reina. La gara si mantiene su ritmi alti, intensi, quasi atipici per quelli che sono gli standard del campionato italiano e la Lazio ha un’occasione colossale poco prima del 55’, Cataldi batte velocemente una punizione da metà campo, Immobile brucia Demiral, fa scorrere la palla sul mancino, ma centra in pieno Musso e si divora la chance del vantaggio. Partita intensa, si diceva e anche spezzettata da molti contrasti e da altrettanti falli che Guida ravvisa. Ma è ancora sull’asse Cataldi-Immobile che la Lazio si rende pericolosa, stavolta la palla di Danilo è leggermente lunga per Ciro che viene anticipato da Musso in uscita. Gasperini manda in campo prima Malinovskyi per Pasalic e poi la coppia Muriel-Scalvini per Zapata e Lovato. Il primo cambio di Sarri è Basic al posto di un buon Luis Alberto. La Lazio gioca un secondo di tempo di grande intensità e qualità e va meritatamente in vantaggio a un quarto d’ora dal termine. Ripartenza eccezionale condotta da Pedro che allarga per Basic, palla bassa al centro per Immobile che controlla e batte Musso. Record storico di Ciro che raggiunge quota 159 gol con la maglia della Lazio, raggiungendo il mito Silvio Piola. Record siglato a Bergamo, dove era arrivato anche il primo centro con la squadra della sua vita. Gol e cambi perché Sarri getta nella mischia Leiva e Moro. Fuori un super Cataldi e un Felipe Anderson più diligente che esplosivo. Altra super chance Lazio, stavolta sul piede di Moro che riparte e serve Immobile, l’attaccante ricambia il favore e manda in porta il classe 2002 che, però, sbatte su Musso freddo a rimanere in piedi e murare il tiro dello spagnolo. L’Atalanta reagisce di nervi, col solito Zapata che mette a sedere Luiz Felipe e serve Muriel che prova a battere la strada della precisione, mandando però la palla a mezzo metro dal palo di Reina. Sarri, quando mancano cinque minuti al termine, toglie uno stremato Immobile e manda dentro Muriqi. La Lazio meriterebbe di vincere, ma come era accaduto nel primo tempo, viene raggiunta nel recupero: cross da sinistra, Demiral sfiora e trova De Roon che al volo batte Reina. Gol quasi casuale dell’Atalanta, pareggio amaro per i biancocelesti che, però, possono consolarsi con il valore di una prestazione di assoluto livello.
fonte lalaziosiamonoi.it
By marcodalmen