22/08/2016 | 09.50
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Da Roma:Paura e delirio a Bergamo

Si soffre sempre a guardare la Lazio. Volano le patatine dal divano, i telecomandi a terra, le mani sul viso. Bella e cinica nel primo tempo con i gol di Immobile, Hoedt e Lombardi, poi nella ripresa spegne i motori e con Marchetti che sbaglia due volte - doppietta di Kessié - regala la speranza all’Atalanta di pareggiare. Il gol di Cataldi che fissa il risultato sul 4-2 fa urlare di gioia, quello di Petagna al 91’ fa tornare i fantasmi. Alla fine è 4-3 per gli uomini di Inzaghi, ma così proprio non va.

FORMAZIONI - Marchetti è e sarà il portiere di questa Lazio, la conferma definitiva arriva anche alla prima di campionato. Per il resto formazione confermata da Inzaghi, l’unica novità è Cristiano Lombardi al posto di Keita, spinto fuori dalle polemiche dopo un sospetto problema al ginocchio. Dall’altra parte la prima di Gasperini che vara il solito 3-4-3: Spinazzola al posto di D’Alessandro e Raimondi dentro per Masiello.

CIRO GOL - A dir la verità a partire forte è l’Atalanta, subito pericolosa all’8’ con Paloschi, traversa piena e palla che si allontana. Un brivido che sveglia la Lazio, cinica alla prima occasione: Immobile è solo in area, piattone aperto che trova l’angolo lontano. Biancocelesti in vantaggio e rete all’esordio per l’attaccante napoletano. Passano cinque minuti, al 20’ Hoedt stacca alto, Sportiello non tiene la palla ed ecco pure il 2-0. Minimo sforzo, massimo risultato. Gli uomini di Gasperini non si arrendono, mettono il muso in avanti, Toloi segna ma è fuorigioco, poi sbagliano e vengono puniti. Ancora Immobile calcia sul portiere orobico, la respinta finisce sui piedi del giovane Lombardi che spara dentro con tanta cattiveria. Debutto in A con gol e tris servito sul verde di Bergamo. Un primo tempo concreto come non si vedeva da anni in casa Lazio.

AGONIA - Ovvio che i padroni di casa vogliono riaprire la partita. Ma quando ci prova Gomez ci sono i guantoni di Marchetti. Regge la Lazio, controlla la partita, palleggia e prova l’affondo. L’episodio che spaventa Inzaghi e i suoi capita al 64’, quando Kessié calcia sul primo palo e il portiere biancoceleste si fa trovare impreparato sulla sua zona. Un errore che potrebbe costare caro, soprattutto perché inizia a mancare il fiato. Fuori Kishna e dentro Djordjevic che si posiziona come ala al posto dell’olandese. Ma la Lazio ha proprio spento l’interruttore, al 68’ ancora Marchetti sbaglia una respinta e sempre Kessié la mette dentro. 3-2, emozioni ed errori infiniti. Fuori Lombardi, dentro Wallace, meglio coprirsi. Ma quanto si soffre lì dietro, tutto il coraggio del primo tempo si è spento in pochi minuti. I capitolini non riescono mai a ripartire, i nerazzurri arrivano dappertutto e la difesa si spacca. Il gol allo scadere di Danilo Cataldi entrato all’87’ sembra davvero chiudere il match. Ma si sa, con la Lazio è facile complicarsi la vita: Petagna al 90’ accorcia ancora il risultato lasciando sul posto Wallace. Nei 5’ di recupero non succede più nulla, ma quanta fatica per trovare i primi tre punti della stagione.

fonte lalaziosiamonoi.it
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