29/01/2017 | 15.35
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Da Torino: i granata durano solo mezz’ora, il pari è quasi un lusso

Sintesi e commento di Torino-Atalanta 1-1, gara valida per la ventiduesima giornata del campionato di Serie A

Secondo tempo. Gasperini e Gritti si giocano la carta Kessie: lui è il cambio nerazzurro, il primo, quello che ha l’obiettivo di scuotere ancora di più una Atalanta che nella seconda metà del primo tempo aveva già rischiato di far male al Toro. Il biglietto da visita del numero diciannove atalantino è un colpo duro a Rossettini, che rischia di costringere Mihajlovic ad un secondo cambio per infortunio. Così non è perché il difensore si rialza e continua a giocare. Gli ospiti alzano sempre di più il baricentro mentre il Toro non riesce più ad avere la brillantezza della prima mezz’ora di gioco. E puntuale arriva il pareggio dell’Atalanta: Petagna, che poco prima si era divorato una enorme occasione, riporta tutto in parità, con la partecipazione di una difesa granata non certo impeccabile. Mihajlovic decide di giocarsi la carta Iturbe: dentro l’acquisto del mercato di gennaio, fuori Valdifiori. Cambio di modulo con tre giocatori (Falque, Ljajic e Iturbe) dietro l’unica punta Belotti. Il nuovo entrato non punge e il Toro continua a rischiare parecchio, salvandosi in maniera anche pasticciata di fronte al forcing atalantino. Gritti mette in campo forze fresche per strappare quei due punti in più che per l’Atalanta (e non solo) sarebbero oro colato. Il Toro chiude in avanti, con foga e disperazione: non basta, perché quello che matura al Grande Torino è un 1-1 salutato con pochi applausi e molti fischi.

Primo tempo. Un Toro a caccia di punti e di una vittoria per scacciare via le polemiche: Torino-Atalanta è il piatto dell’ora di pranzo in cui l’Europa fa da sfondo. Per i nerazzurri, che hanno Gritti in panchina vista la squalifica di Gasperini, la sfida del Grande Torino rappresenta una tappa importante per la rincorsa al sesto posto. Sin dalle prime battute, però, è evidente che sia più forte la voglia di riscatto della squadra di Mihajlovic: formazione quasi annunciata, con Obi titolare che ha vinto il ballottaggio con Baselli. I padroni di casa partono subito forte, collezionando un paio di occasioni prima del vantaggio, al 16′: discesa di Barreca che si libera di due avversari e crossa in mezzo pescando Falque, che di testa insacca. Alla mezz’ora prima tegola per Mihajlovic: si fa male Obi – solito problema muscolare – e così il tecnico è costretto a bruciare un cambio. In campo Baselli, al quale era stato preferito il nigeriano, ma dal momento della sostituzione l’Atalanta comincia a prendere coraggio e guadagnare metri. La partita cambia: nerazzurri pericolosi e fermati prima dall’incrocio (colpito da Barreca, che ha rischiato l’autogol) poi da Hart, che dice no a Toloi e poco dopo a Gomez. Più equilibrio nei minuti finali anche se il Tori fatica ad affacciarsi dalle parti di Berisha. Si va al riposo dopo due minuti di recupero con i granata avanti 1-0.

fonte toro.t

By marcodalmen
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