10/12/2020 | 13.00
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L'Atalanta la nostra Santa Lucia, con innocente amore - by ReMo

Dal nero al blu: l’Atalanta trionfa!

Ieri sera Ciccio Bello ci ha regalato una vittoria di grandissimo prestigio che ha premiato la determinazione della squadra e la sagacia del suo tecnico, sbloccando una situazione che ha letteralmente annichilito l’intera città.
Siamo agli ottavi di CL, per la seconda volta consecutiva e si è rischiato, per la dabbenaggine di pochi imbecilli, di oscurare lo splendore di un trionfo, che sembrava inutile per i condizionamenti
le cui prospettive ci hanno raggelato.
In altre parole la tifoseria si è resa conto che si rischiava di perdere il capolavoro di cui avevo perorato la salvaguardia pochi giorni or sono, per l’ottusità dei pochi che hanno malversato su
di un fatto che, in fin dei conti, capita a coloro che vivono insieme.
Le dichiarazioni che hanno fatto seguito alla vittoria, prospettano la regolare ripresa di un’attività umana e sportiva, che ha regalato successi alla Società , al Mister ed ai calciatori, per non parlare della popolarità e del prestigio acquisiti dalla città di Bergamo.
Realismo, buon senso ed intelligenza hanno sgombrato un terreno minato, che, grazie al cielo, continuerà a regalarci quella gioia che ci ha reso il sorriso anche nei momenti più tragici della nostra terra.
Vedere disgregarsi una tanto magnifica realtà, ci ha rimandato a prospettive di grande tristezza e delusione. Un poco come l’apprendere che santa Lucia non è in effetti, il prodigio soprannaturale che ci si immaginava, da bambini, ma la generosità dei familiari che ne simulava l’essenza.
Impossibile, in seguito, pur mantenendone la tradizione, rivivere la magia di una notte che era in prospettiva la speranza nutrita per un’intera stagione.
Tutte le cose, anche le più belle, hanno un inizio e, anche se col massimo differimento, una fine.
L’avventura avviata con l’arrivo di Gasperini è stata troppo entusiasmante e travolgente, per aver fine tanto ingloriosa: non lo merita Gian Piero, i suoi ragazzi e tanto meno la Società e neanche una tifoseria calda, entusiasta ed affettuosa, che avrebbe subito un contraccolpo inaccettabile. Con un misero ritorno ai tempi fortunatamente lontani, senza emozioni, senza programmi e nessuna, ma
proprio nessuna gioia: questa è stata la prospettiva che, anche nel corso della partita vittoriosa, ci angosciava e frenava la pur crescente percezione del passaggio del turno.

La tifoseria non è una professione ed il suo attaccamento verte sui valori di una reciprocità di impegni: da parte nostra dobbiamo sostenere la squadra, ma chi avrebbe sostenuto noi, se avessimo dovuto assistere, impotenti, allo smantellamento della nostra squadra? Il pericolo pare dissolto a da parte nostra siamo felicissimi di poter proseguire il sogno avviato, rinnovando la nostra gratitudine ed apprezzamento per le soddisfazioni di cui ci gratificate.

Faremo tutto il possibile per dissociarci e disinnescare la malignità di coloro che, per invidia e comunque per manifestata imbecillità, si adoperino per recare danni alla realtà nerazzurra.

Voler bene all’Atalanta ci onora e ci nobilita, siamo lieti che la stima venga ricambiata superando di slancio qualsivoglia, sanabile difficoltà.

Forza Atalanta !! E grazie ancora.

ReMo



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