Non sarà Duvan Zapata. E nemmeno Luis Muriel. Ma Moustapha Cissé ha salvato l'Atalanta nel momento del bisogno: un gol pesante quello siglato al Bologna, in un esordio difficile da dimenticare anche per la storia personale che c'è dietro. L'attaccante guineano classe 2003, infatti, pochi mesi fa giocava nella seconda categoria salentina con la maglia dei "Rinascita Refugees", compagine pugliese composta da richiedenti asilo e ospiti dei progetti Sprar/Sproimi.

Chi è Moustapha Cissé, il nuovo gioiello dell'Atalanta

L'Atalanta è stata la prima squadra a scommettere sul giovane talento occupando addirittura uno slot da extracomunitario. Mossa alquanto insolita per un giocatore del settore giovanile, ma dalle parti di Zingonia come al solito erano già proiettati nel futuro: 3 reti in 3 partite del campionato Primavera e gol all'esordio nel massimo campionato, decisivo per le sorti dei nerazzurri e per la corsa Champions della compagine orobica.

Gritti esalta Cissé: "Una genialata del Gasp"

"Si allena con noi già da un po', ma se avessimo avuto tutti gli attaccanti a disposizione probabilmente non sarebbe neppure venuto a Bologna. Questa è la dimostrazione che qualcosa di buono sotto c'è sempre e bisogna solo avere il coraggio di tirarlo fuori. L'ingresso di Cisse è stata una genialata di Gasperini, detto che il ragazzo c'è e ha delle qualità: non ultimo il tiro secco".

A confermarlo Tullio Gritti, vice allenatore di Gian Piero Gasperini, al termine del match: il talento non manca e la scelta del tecnico ha pagato immediatamente. Non sarà come Zapata e Muriel, ma le premesse fanno ben sperare.

fonte tmw.com