07/03/2022 | 20.25
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Dea spuntata: la differenza (della) capitale - by Albo

bricole: *Lapis much fa spegash 

Le vittorie in scioltezza contro Olympiacos e Sampdoria avranno fatto bene al morale, ma alla vigilia della sfida con la Roma potevano creare falsi presupposti di vittoria, perché quando l’asticella si alza, bisogna fare i conti con più fattori.

 

Se contro le due modeste squadre citate sopra è stato possibile passeggiare senza un attaccante di peso e quindi tornare a segnare a raffica come una vera orchestra, contro la Roma penso che il fattore “attaccante di peso” abbia inciso notevolmente, da ambo le parti.

 

Certo, affermare di aver perso per la mancanza di attaccanti è riduttivo, perché la prestazione generale sicuramente giustifica la mancata vittoria in terra romana, ma mai come in questo contesto l’assenza da una parte e la presenza dall’altra di una punta di riferimento penso che abbia fatto la differenza.

 

Partiamo dai lupacchiotti: Abraham sta disputando un campionato egregio, ricco di gol, intensità e tanto sbattimento per una squadra come quella di Mourinho che sinceramente non meriterebbe quella posizione di classifica, ma nel calcio è lecito anche vincere le partite mettendo due o tre pullman davanti alla porta (d’altronde il tecnico lusitano ci ha vinto una Champions e non possiamo di certo sorprenderci del suo modus operandi).

 

Contro di noi a parte il gol, ha dimostrato di saper guidare la squadra, e aiutarla nel momento del bisogno con la sua fisicità, dirompenza e altruismo.

 

Una descrizione che tanto si addice a Zapata, e a dire la verità il sottoscritto ha sempre pensato che l’ex Chelsea avesse tutte le carte in regola per ricevere la pesante eredità del colombiano, ma “coi se e coi ma la storia non si fa”.

Con una punta però penso proprio di si, o comunque racimolare qualche punto in più non è così improbabile, e contro la Roma l’assenza di Zapata si è fatta sentire, perché in queste partite dure, chiuse e rognose, la tecnica dei vari Malinovsky, Pasalic, Miranchuk e Koopmeiners possono non rivelarsi così efficaci.

 

Insomma, la differenza tra noi e le altre al momento sta nella mancanza di un vero riferimento là davanti, anche se da anni l’Atalanta gioca con attaccanti atipici, dinamici, come lo stesso Zapata che varia tra la profondità e la fascia per gli inserimenti dei compagni.

 

Vedendo le altre con i vari Immobile, Abraham, Piatek, Vlahovic, Dzeko, Lautaro, Giroud, Osimenh, ora però questo fattore sembrerebbe incidere maggiormente, ma noi siamo sempre stati gli outsider del campionato, e il buon Gasp ha sempre dimostrato di fare necessità virtù nei momenti difficili, perché l’arguzia e la lungimiranza sono fattori che nessun attaccante di peso può sopperire.

 

 
By staff
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