Dea, una realtà consolidata
Dichiarazioni forti quelle dell'agente di Koopmeiners, che sottolineano come l'Atalanta sia diventata una realtà consolidata. Vende soltanto un titolare, comprato a 17 milioni e ceduto per 75+10 di bonus (peraltro da infortunato) e rivoluziona l'attacco. Riesce a vincere il duello sul mercato contro l'Inter per Scamacca, acquista per 30 milioni (un infortunio così grave non poteva prevederlo) l'attaccante 2001 che è sempre stato sul taccuino della dirigenza e che faceva gola a molti club.
Una società che non cede Zapata ad una diretta concorrente come la Roma se non alle condizioni richieste: i giallorossi non sono mai arrivati ad offrire i 10 milioni che la Dea esigeva, dunque trattativa interrotta (e Gasperini non c'entra nulla). La ciliegina sulla torta sono appunto le parole dell'agente di Koopmeiners, in cui sottolinea come i nerazzurri possano permettersi di non cedere uno dei suoi pezzi più pregiati, trasmettendo fiducia al giocatore e al suo entourage visto l'ottimo lavoro sul mercato per rinforzare e ringiovanire la rosa.
La squadra campione d'Italia bussa alla porta e offre 45 milioni, ma l'Atalanta lo ritiene incedibile e respinge qualsiasi trattativa. Una realtà consolidata quella bergamasca, che da anni lotta tra le grandi, ma che adesso vuole restarci. Progettualità, conti in regola e una discreta potenza economica. La Dea è lì, senza un monte ingaggi faraonico e senza essere costretta a cedere 2 o 3 pezzi pregiati ogni sessione di mercato. L'Atalanta sta diventando grande, non più solo sul campo.
Una società che non cede Zapata ad una diretta concorrente come la Roma se non alle condizioni richieste: i giallorossi non sono mai arrivati ad offrire i 10 milioni che la Dea esigeva, dunque trattativa interrotta (e Gasperini non c'entra nulla). La ciliegina sulla torta sono appunto le parole dell'agente di Koopmeiners, in cui sottolinea come i nerazzurri possano permettersi di non cedere uno dei suoi pezzi più pregiati, trasmettendo fiducia al giocatore e al suo entourage visto l'ottimo lavoro sul mercato per rinforzare e ringiovanire la rosa.
La squadra campione d'Italia bussa alla porta e offre 45 milioni, ma l'Atalanta lo ritiene incedibile e respinge qualsiasi trattativa. Una realtà consolidata quella bergamasca, che da anni lotta tra le grandi, ma che adesso vuole restarci. Progettualità, conti in regola e una discreta potenza economica. La Dea è lì, senza un monte ingaggi faraonico e senza essere costretta a cedere 2 o 3 pezzi pregiati ogni sessione di mercato. L'Atalanta sta diventando grande, non più solo sul campo.
By Paglia