28/10/2017 | 15.30
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Delneri: "Io non mi pento mai di quel che faccio"

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Mister Delneri alla prova Atalanta. Il Sassuolo è alle spalle, anche se si torna a parlare di quella gara perchè l'allarme non è ancora cessato: "Questa tiritera va avanti dalla partita con il Chievo e non è mai cambiata. Le difficoltà ci sono state, le sconfitte subite dicono che possiamo migliorare e credo che la squadra abbia le possibilità di poter uscire da questo. Mercoledì ci mancavano diversi giocatori ma la squadra ha risposto molto bene e per me è sufficiente. Vere giocatori che accettano di star fuori dimostrando attaccamento al gruppo per me è importante. Noi dobbiamo andare avanti cercando di migliorarci presto. Il gruppo di lavoro è quello che incide sulle nostre prestazioni, su questo dobbiamo concentrarci".

Quella partita era temuta, la prestazione dell'Udinese è stata da squadra: "Da gruppo, da gente che si è aiutata, anche se non è stata di livello eccelso. Loro venivano da un momento importante, noi abbiamo fatto vedere che abbiamo le qualità per andare avanti. Il valore più importante per me è quello di giocare da squadra, cercando di migliorare le qualità di gioco, applicarsi di più".

I giocatori a sorpresa schierati mercoledì: ti sei rimesso in discussione. Pentito di non averlo fatto prima? "Io non mi pento mai di quel che faccio. Si fan scelte per determinati motivi, un allenatore deve scegliere, questo è un suo compito. Io non ho fatto turnover mercoledì, ho fatto delle scelte. Scelte che dipendono da tante cose, le valutazioni vanno fatte di volta in volta"

Angella e Nuytinck come stanno? "Chi è fuori dai giochi è Jankto, ha preso una legnata all'ultimo secondo da Cannavaro".

L'Atalanta: "Fa un 3-4-2-1, ha tra gli esterni Spinazzola, c'è Masiello tra i difensori. Ha un gioco dinamico, fatto di grandi anticipi. Ha giocatori importanti come Castagne che doveva venire qua in estate. La struttura è molto intensa. Noi dobbiamo pensare a fare la nostra partita, come abbiamo cercato di fare sempre".

Maxi Lopez? "Penso che domani giochi. Ma non è tanto il giocatore, quanto quello che può dare, a seconda della partita. Ho messo Lasagna e Perica perchè cercavo una struttura diversa. A Sassuolo ho deciso all'ultimo momento, lo farò anche adesso. Non dirò niente, tengo per me le idee".

Adnan ha risposto presente: "Se no non giocava. Se uno mi dà affidabilità, deve continuare. Credo sempre nei miei giocatori, mi devono dimostrare di star bene e vengono premiati. Mi è piaciuto molto Samir centrale, ha avuto grande aggressività sull'uomo; era stato utilizzato esterno perchè aveva caratteristiche di difesa che a noi servivano. E' un ragazzo che è rientrato ad agosto, bisogna mettere sul piatto della bilancia anche il fatto che è stato fuori sei mesi. Gli infortuni devono essere valutati diversamente".

Behrami: "E' un giocatore che chiama gli altri all'attacco, può dare stimoli importanti a livello di aggressività ai ragazzi vicino. I giovani assorbono, spero velocemente, ciò che insegna uno di 30 anni".

Barak: "Prospettive? Gioca sicuramente. Si cominciano a conoscere con gli altri. Ma non solo lui, anche i compagni. Dobbiamo conoscerci, ci vuole tempo. Cosa che è sempre stata sottovalutata ma che è molto importante nella costruzione del lavoro".

fonte udineseblog.it

By marcodalmen
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