27/06/2017 | 14.50
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Tortellini De Maio(nese)

Sebastien De Maio giocava l'anno scorso nell’Anderlecht e sarebbe stato il capitano della sua squadra ma la brutta situazione internazionale, con la capitale belga nel mirino del terrorismo islamico, convinse la moglie a trasferirsi in Italia con la figlia.
A quel punto De Maio non poteva restare in Belgio da solo, non avrebbe mai sopportato quel distacco e ai dirigenti dell’Anderlecht chiese di essere ceduto in prestito a una società italiana. Fu accontentato. Quelli dell’Anderlecht speravano che a distanza di un anno la moglie di De Maio avesse cambiato idea, invece niente da fare, Bruxelles continuava a farle paura, da qui la preghiera del giocatore di essere ceduto di nuovo in Italia. Stavolta a titolo definitivo, avendo capito che quando vai a giocare in prestito rischi seriamente di dover restare a guardare. Come gli è accaduto a Firenze. E ora attenzione, perché dove non è arrivata la moglie ecco che per lo sbarco a Bologna del difensore francese ha pesato almeno in parte anche la sua brescianità.

Sì, perché De Maio a Brescia ha cominciato (con Iachini allenatore) e si sente bresciano dentro. Ecco il motivo per il quale ha scelto il Bologna e non l’Atalanta, avversaria storica del Brescia (ricordate la corsa di Mazzone sotto la curva?). Certo, a Bergamo avrebbe potuto riabbracciare Gasperini, che lo voleva fortemente dopo averlo avuto al Genoa, ma quei tifosi come lo avrebbero accolto? E poi sotto sotto c’è anche un altro discorso da fare: dopo le grandi luci di questa annata l’Atalanta può fare solo peggio, a differenza del Bologna che dopo le tante ombre può fare solo meglio. O quantomeno, c’è da sperarlo.

fonte : corriere della sera ed. bologna

E un bel "E CHI EL PO'???" al tipo da parte nostra non lo toglie nessuno. E a Bologna aspettino e sperino tutto il tempo che vogliono, gliene servira' molto...

By staff
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