Tutto parte dalla segnalazione fatta dall’assistente De Meo in occasione della partita dello scorso 7 aprile a San Siro fra Milan e Empoli.

Il calcio italiano, già alle prese con le indagini sulla Juventus, le incertezze sul futuro della Sampdoria, e le penalizzazioni subite da Reggina e Siena che paralizzano i playoff, rispettivamente di Serie B e C, ora vede anche un caso interno alla classe arbitrale.

Infatti, secondo quanto riportato dall’ANSA, la Procura Federale, guidata da Giuseppe Chinè, ha aperto un’inchiesta, su denuncia del guardalinee Pasquale De Meo, che vede al centro i comportamenti del responsabile della Can A e B, Gianluca Rocchi e degli arbitri Daniele Orsato e Paolo Valeri, uomini di punta del movimento arbitrale italiano e il primo ancora fischietto internazionale, mentre Valeri è stato spostato al VAR nelle competizioni UEFA e FIFA dal 2021.

Tutto nasce dalle segnalazioni di De Meo, che ha messo a verbale come prevede la procedura, le parole dell’osservatore arbitrale di Milan-Empoli, dello scorso 7 aprile, che criticava i vertici dell’AIA durante la presidenza Trentalange, dimessosi lo scorso dicembre. De Meo avrebbe così denunciato comportamenti scorretti da parte dei tre dirigenti in questione.

In particolare, l’osservatore arbitrale Claudio Puglisi avrebbe detto davanti alla team arbitrale composto da Marcenaro, Mondin, De Meo e Rapuano: «Quest’anno ho sempre fatto gare di serie B e serie C… E sapete grazie a chi? Grazie agli amici di Torino. Tutto questo da quando ci sono loro, da due anni, gli amici di Torino. Vi sembra normale?».

Dalla denuncia di De Meo ci sarebbero stati dei colloqui, dai toni anche forti, con Rocchi e Orsato, mentre fra Valeri e l’assistente i dissidi sarebbero da ricondurre a un episodio precedente. Su tutta la vicenda ora sulla base della denuncia il procuratore FIGC, Giuseppe Chinè, ha aperto un fascicolo che parte da due denunce: da un lato quella del comitato nazionale dell’AIA e dall’altro dello stesso Rocchi.

fonte calcioefinanza.it