28/07/2022 | 20.45
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DIAMO FIDUCIA?

Dall'inizio della stagione l'ambiente atalantino è in fermento, inutile nasconderlo. Dopo le annate “da passaporto in valigia” si torna alla tradizione del campionato “domestico". Forse questo è il cambiamento più drastico che molti non hanno ancora assimilato. Condivisibile, assolutamente, ma il tempo passa e le cose cambiano repentinamente al giorno d'oggi. Ne abbiamo esempi ben più difficili da digerire ma che fanno parte ormai della nostra vita: guerra non troppo lontana, crisi economica ed ambientale, una pandemia non ancora decifrata. La nostra Dea, giusto ricordarlo, è in piena metamorfosi, con un piede nella “vecchia" gestione e l'altro “oltreoceano", con uno staff tecnico cambiato in toto tranne il “totem" Gasp, con una rosa ancora da definire, soprattutto in uscita e nessun ingresso dal nome altisonante in entrata. Sono mancate la presentazione, un meraviglioso momento catalizzante anche quando navigavamo in Serie B tra fumogeni, cori, le chiose in dialetto bergamasco del nostro Pres e le amichevoli nella nostra casa. A qualsiasi latitudine tutti questi cambiamenti avrebbero portato quanto meno destabilizzazione, pur amando i propri colori. Qui da noi però la risposta iniziale l'ha data un popolo neroazzurro, sempre impagabile, che ha risposto presente nella parte iniziale della campagna abbonamenti, che ha gremito il “Città di Clusone" anche durante gli allenamenti (questa sì una scelta azzeccata della Società), con bambini e ragazzi entusiasti e forse meno “contaminati” da aspettative troppo alte.

Bisogna ripartire con un nuovo progetto e la nuova proprietà a stelle e strisce deve ancora dare il meglio delle proprie potenzialità gestionali, catapultata in un mondo che non è quello stratosferico dell’ Nba ma quello del calcio che in Italia è complicato (per usare un eufemismo). La tegola del “Palo", i cui contorni devono ancora essere definiti e che non possono portare a processi sommari e definitivi tra giustizialisti e buonisti, non aiuta a portare serenità, proprio in un momento delicato della stagione.

Ecco perché questo è il momento di fare quadrato, di dare fiducia, di dare tempo, perché sarà un’annata complessa (leggasi pausa per i Mondiali) ma bellissima perché c'è voglia di Atalanta e questo lo deve comprendere velocemente soprattutto la Società. Le diamo fiducia?

Giuseppe De Carli

 
By staff
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