14/06/2023 | 09.09
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Diritti d’archivio, ufficiale la ripartizione: a Juve, Inter e Milan oltre il 40%, all'Atalanta il 5%



Approvata anche dalla FIGC la ripartizione dei diritti d’archivio della Serie A, che sono stati centralizzati. Ecco la classifica dei club.


La FIGC ha ufficialmente approvato le modifiche allo statuto della Lega Serie A, confermando in questo modo la ripartizione dei diritti d’archivio, che – come deliberato in una recente assemblea tra le società del massimo campionato italiano – saranno centralizzati per il prossimo ciclo di diritti tv (triennale, quadriennale o eventualmente quinquennale).

Nel documento pubblicato dalla Federcalcio si legge che la Lega Serie A «commercializza, in forma centralizzata unitamente ai diritti audiovisivi collettivi relativi alle competizioni organizzate dalla Lega Serie A, i Diritti Individuali di titolarità delle Società mandanti nei contenuti, nei termini ed alle condizioni che seguono». In particolare, vengono fornite le seguenti definizioni:

  • “Diritti Ancillari”: tutti i diritti di titolarità delle singole Società inclusi negli Inviti per Operatori della comunicazione e per l’Intermediario Indipendente così come approvati dall’Assemblea con delibera in data 16 maggio 2023; –

  • “Archivio Corrente”: il diritto di titolarità delle singole Società di concedere in licenza il diritto di comunicare al pubblico e distribuire le immagini di archivio degli eventi delle competizioni organizzate dalla Lega Serie A una volta decorsi otto giorni dalla mezzanotte del giorno di disputa di ciascun evento, limitatamente alle immagini di archivio della Stagione Sportiva in corso di svolgimento e della Stagione Sportiva immediatamente precedente, esclusivamente ai licenziatari assegnatari dei diritti audiovisivi collettivi relativi alla trasmissione integrale in diretta degli eventi;

  • “Diritti Individuali”: i “Diritti Ancillari” e l’”Archivio Corrente”, unitamente intesi.



La commercializzazione dei diritti da parte della Lega Serie A avviene in via non esclusiva, con effetto a partire dal 1° luglio 2024. Per quanto riguarda i criteri di ripartizione, nella delibera si legge che «a fronte della commercializzazione, in Italia e all’estero, di tutti i diritti audiovisivi collettivi, come integrati con i Diritti Individuali, la Lega Serie A prededurrà a monte delle risorse complessive lorde così ottenute: un importo pari all’un per cento (1%) di tali risorse per i Diritti Ancillari; un importo pari al quattro per cento (4%) di tali risorse per l’Archivio Corrente».

E così, per le «stagioni sportive a partire dalla 2024/2025 e fino alla 2028/2029», l’importo percentuale complessivo «pari al 5% delle risorse complessive lorde sarà ripartito, in ciascuna stagione sportiva dalla 2024/2025 alla 2028/2029 inclusa, tra le Società partecipanti al relativo Campionato di Serie A secondo le percentuali attribuite a ciascuna Società secondo seguente la tabella»:

  1. Juventus 14,55%

  2. Inter 14,00%

  3. Milan 14,00%

  4. Napoli 9,00

  5. Roma 8,00%

  6. Lazio 8,00%

  7. Atalanta 5,00%

  8. Fiorentina 3,75%

  9. Torino 3,25%

  10. Bologna 3,15%

  11. Sampdoria 3,15%

  12. Udinese 3,15%

  13. Hellas Verona 2,50%

  14. Sassuolo 2,50%

  15. Cremonese 1,00%

  16. Empoli 1,00%

  17. Lecce 1,00%

  18. Monza 1,00%

  19. Salernitana 1,00%

  20. Spezia 1,00%     fonte calcioefinanza.it



By marcodalmen
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