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Diritti tv, il confronto Premier-Serie A: l’ultima inglese incassa 50 milioni in più della prima italiana


Secondo le stime sui ricavi da diritti televisivi, si amplia il divario tra gli incassi dei club nel massimo campionato inglese e quelli italiani.

Anche nella stagione 2024/25 prosegue il dominio incontrastato della Premier League nel confronto con le altre top leghe calcistiche nazionali sul fronte dei ricavi da diritti televisivi. Il sito The Athletic ha stimato le cifre legate alla distribuzione delle entrate da diritti audiovisivi per la stagione che si è da poco conclusa, in cui sono stati distribuiti ai club ricavi complessivi per oltre 2,9 miliardi di sterline (oltre 3,4 miliardi di euro al cambio attuale). Cifre complessive che, secondo le stime di Calcio e Finanza, sono pari a circa il triplo rispetto ai ricavi distribuiti nel 2024/25 dalla Serie A.

Ricavi diritti tv Premier League – Le cifre in Italia

Partendo dalla Serie A, al top troviamo l’Inter con più di 81 milioni di euro, cifra in calo rispetto alla passata stagione per effetto dei ricavi legati alla prima stagione del nuovo ciclo di diritti televisivi 2024-2029. Il club nerazzurro è seguito dal Napoli Campione d’Italia con quasi 69 milioni di euro dal Milan con 68,5 milioni. La top 5 si chiude con Juventus Roma, che hanno incassato per la stagione scorsa rispettivamente 67,5 e 61,2 milioni di euro. Il fanalino di coda è il Venezia, squadra penultima classificata che ha incassato poco meno di 26 milioni di euro complessivi.

Questa la classifica con i dati stimati da Calcio e Finanza:

La ripartizione dei proventi da diritti tv della Lega Serie A viene effettuata sulla base di criteri precisi imposti dalla Legge Melandri (revisionata poi dalla riforma Lotti) e che prevede una distribuzione delle risorse provenienti dalla commercializzazione delle partite come segue:

  • 50% in parti uguali tra tutti i club;
  • 28% in base ai risultati sportivi (11,2% legato alla classifica dell’ultimo campionato, 2,8% legato ai punti nell’ultimo campionato, 9,33% legato agli ultimi 5 campionati precedenti all’ultimo e 4,67% legato ai risultati storici);
  • 22% in base al radicamento sociale (di cui l’1,1% legato al minutaggio dei giovani, il 12,54% legato agli spettatori allo stadio e l’8,36% legato all’audience tv).

Complessivamente, la Serie A nella stagione 2024/24 distribuirà circa 900 milioni di euro netti ai club, cifra già depurata del valore del paracadute e dei versamenti in mutualità alle leghe inferiori, secondo le stime di Calcio e Finanza.

Ricavi diritti tv Premier League – I dati per l’Inghilterra

Numeri decisamente maggiori in Premier League, nella stime realizzate da The Athletic sul massimo campionato inglese. Il Liverpool, primo nella graduatoria, ha incassato quasi 213 milioni di euro, poco meno di quanto hanno incassato insieme Inter, Napoli e Milan (le più “ricche” in Serie A da questo punto di vista). Non solo, perché il Southampton, ultimo nella graduatoria, ha incassato 130,1 milioni di euro: si tratta quasi del 60% in più rispetto a quanto incassato dall’Inter, la prima in questa graduatoria per la Serie A.Anche la Premier divide i propri ricavi tra i club mettendo sul tavolo una serie di fattori. Si va da una quota distribuita in parti uguali a una sulla base dei risultati sportivi, ma anche per quanto riguarda il numero di partite trasmesse in tv. Solo dalla parte uguale distribuita per i diritti tv internazionali, i club inglesi incassano più di quelli italiani a livello complessivo (fatta eccezione per Inter, Napoli e Milan).

Ricavi diritti tv Premier League – Il confronto club per club

Confrontando le cifre per ognuna delle posizioni in classifica, ecco il divario in termini assoluti e percentuali per quanto riguarda i club italiani e quelli inglesi:

fonte calcioefinanza.it


By marcodalmen
20 commenti
meperme
18 Giugno 2025 | 14.03

Fate anche i conti sulla disparità fra il primo e l ultimo nelle due leghe e vi rendete conto del perchè la premier è più competitiva, spettacolare e quindi vende meglio. Questo non è un caso, è una scelta commerciale. Da noi si è scelto di cercare di far vincere facile sempre quelle più o meno a turno, in un modo illecito (monopolio economico e mediatico) o un altro pure illecito (truffe varie).

Se si fanno delle scelte, poi si deve accettare le conseguenze. Qua sembra che la si volgia far passare per una questione d ingiustizia.

Oiggaiv
18 Giugno 2025 | 13.38
Colpa dei pirati
Gian71
18 Giugno 2025 | 13.07

Secondo me la vera differenza e che ka Premier la vendono in tutto il mondo, la Serie A no. Meno spettacolare, più pilotata. Se devo guardare una partita non della Dea preferisco la Premier

Pizzaballa From London

In risposta a: Gian71

18 Giugno 2025 | 13.31

In UK da una anno nessuna rete televisiva propone la Serie A per scarsa richiesta. Motivi : poca spettacolarità e, soprattutto, le costanti simulazioni e perdite di tempo che fanno imbestialire i Britannici. Fortunatamente ho potuto seguire la Dea tramite OneFootball a 5 sterline a partita ... e tanti amici Inglesi mi hanno detto che le partite dell'Atalanta sono le uniche che avrebbe senso vedere dalla Serie A 

EMANUELE-B
18 Giugno 2025 | 13.00

com'è possibile Gravina? com'è possibile De Siervo ? è colpa dei furboni che non pagano come si deve un pacchetto di alta qualità e in cui vince veramente il migliore ? ma andate a ...

gigi8305
18 Giugno 2025 | 12.54

In Inghilterra un bidello non ha problemi a pagarsi l'abbonamento. 

Tony1907_74
18 Giugno 2025 | 12.45

Oltre a tutto quello già scritto occorre osservare anche il rapporto degli incassi tra la prima e l'ultima: in Inghilterra siamo a circa 1,5 volte, in Italia quasi 3,5 volte. Uno squilibrio assurdo e ingiustificabile, dato che anche le ultime concorrono a fare il campionato.

poggiaus
18 Giugno 2025 | 11.18

Per me le questioni sono molteplici e non è facile venirne a capo. 

Innanzitutto gli Inglesi sono molto più vari nel tifo. In italia ci sono sempre quelle tre che si spartiscono in grosso della fetta. In Inghilterra ci sono le due squadre di Manchester, due di Liverpool che, sebbene una sia preponderante anche l'altra lo stadio lo riempie non male,  quattro squadre di Londra con numeri importanti, il Newcastle. 

Sembra un inezia, ma è un dato di fatto che con una distribuzione del genere innanzitutto si deve fare in modo che i media non si concentrino solo su una squadra, ma anche sulle altre. Poi sicuramente si crea la base per un campionato più equilibrato e meno sospetto di pilotaggio a favore di qualcuno. Qui alla fine si è passati ad avere per anni che la squadra con più tifosi, più potere dei media vinceva sempre tutto e, nonostante li abbiano beccati con le mani nella marmellata, c'è stato un negazionismo e vittimismo fortissimo. In sostanza il messaggio che è passato è stato che poverini, gli abbiamo fatto un torto, facciamo di creargli un ciclo di 9 anni di scudetti e coppe italia per compensare. Perchè le porcate di cui hanno beneficiato le abbiamo visti tutti.

Come potete pretendere che un campionato del genere possa dare appeal?

Davor

In risposta a: poggiaus

18 Giugno 2025 | 11.25

In Inghilterra gli stadi di terza divisione sono pieni, non ne parliamo in Germania.

Tutto il sistema calcio e tifo è imparagonabile alla realtà italiana.

unodibergamo
18 Giugno 2025 | 11.15

Come diceva un vecchio saggio: iè tance i laur

Davor
18 Giugno 2025 | 11.13

Il problema principale è che...siamo poveri.

In Europa siamo quelli che pagano di meno in abbonamenti TV per vedere il calcio - e comunque paghiamo cifre che molte famiglie non si vogliono/possono permettere.
E' ovvio che poi i soldi che le TV danno ai club sono infinitamente di meno.

Questo secondo me a prescindere dal calcio spettacolo, dai fuoriclasse, dalla qualità del prodotto e da come decidono poi di redistribuire i soldi.

Siamo un paese che si sta impoverendo rapidamente, è abbastanza ovvio che anche il nostro calcio si impoverirà sempre di più.

brignuca

In risposta a: Davor

18 Giugno 2025 | 12.58

Hai scritto quello che avrei detto anche io. Se lo stipendio a parità di lavoro è il doppio (ed anche il costo della vita) comunque ti restano più soldi tolti mangiare affitto bollette x gli sfizi le vacanze ecc.

È un gap che non potrà essere sabato fino a che in Italia gli stipendi saranno bassi e c'è ancora tanto nero

Brasa
18 Giugno 2025 | 10.22

Leggo come sempre commenti semplicistici...

Il primo problema è che il nostro calcio, tolta l'atalanta e poche altre, è estremamente tattico e può risultare più noioso a un occhio non esperto (che è poi la massa critica che fa salirr il valore dei diritti).

Il secondo poi viene di conseguenza che non abbiamo la forza per attirare i giocatori più forti per cui diventa ancora più difficile diventare interessante.

In ultimo se le proporzioni dei diritti sono che l'ultima prende un terzo della prima, è evidente che si crea uno squilibrio, ma d'altro canto le big lamenterebbero che non possono essere competitive in Europa...

Comunque la si guardi un problema (temo,) senza soluzione a breve

romy67

In risposta a: Brasa

18 Giugno 2025 | 11.06

Hai dimenticato il problema stadi....se uno fa zapping e si ferma su un empoli- Venezia, oppure a parma,Cagliari,  como ,Venezia ecc ecc ...cambia subito canale, xche è importante pure quello che sta intorno ad il rettangolo di gioco.

poggiaus

In risposta a: romy67

18 Giugno 2025 | 11.19

Il problema stadi o il problema pubblico?

romy67

In risposta a: poggiaus

18 Giugno 2025 | 11.39

Entrambi, uno stadio fatiscente non attira il pubblico "moderato "...

Lorenz67
18 Giugno 2025 | 10.14

tutta questione di prodotto offerto e strategie di marketing: con un prodotto cosi' "scarso" come la serie A e' piu' prevedibile fare la fine della Ligue 1 francese (ovvero rimanere senza contratti TV) che avvicinarsi alla Premier... basta vedere l'ottusita' di chi governa il mondo del calcio incapace persino di "copiare" formule di tornei che funzionano alla grande pur di "preservare" l'orticello dei 4-5 squadroni di cui almeno 3 falliti sulla carta.... per non parlare del resto delle porcate combinate per questioni "politiche" (vedi playout di serie B dopo la sentenza sui cugi-suini...). Con questi dirigenti si puo' solo peggiorare e avanti di questo passo finiremo ai margini del calcio che conta nel giro di pochi anni... d'altronde quando la politica e gli interessi piu' o meno loschi sono messi davanti allo sport e alla meritocrazia i risultati non possono che essere disastrosi.... 

TheMajor

In risposta a: Lorenz67

18 Giugno 2025 | 10.22

90 minuti di applausi 

Drive
18 Giugno 2025 | 09.44

DeSiervo dimettiti !

eligio71
18 Giugno 2025 | 09.22

Citofonare DeSiervo
Rispondera' che e' colpa dei pirati...