Distorsione comunicativa: rosa allargata o rinforzata? - by Albo
Il pareggio a reti bianche contro lo Spezia ha nuovamente riacceso gli animi sull’effettiva ambizione dell’Atalanta.
A livello di organico, l’Europa sembra un must, ma a livello pratico il patron Percassi non smette da anni di indicare la via della salvezza come punto di partenza per nuovi orizzonti.
Visto il calo di flessione, a maggior ragione fa bene il presidente nerazzurro a ricordare i vari concetti di “umiltà” e “consapevolezza”, ma in cuor suo sa benissimo che questa squadra con Gasperini al comando sarebbe capace di tutto.
Parlavamo dell’organico, ebbene, sulla carta solo Inter e Juventus possono permettersi una rosa così ampia e tecnicamente competitiva, ma si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo il campo.
Tra scelte tecniche e infortuni, i nuovi al momento non hanno potuto dimostrare di essere allo stesso livello dei titolari, e anche Gasp nel postpartita di Cesena ha voluto chiarire la situazione: “Allargare la rosa non significa rinforzarla”.
Gasp da sempre predilige le rose corte, e non è di certo un segreto di Pulcinella che ampi organici lo mettano in difficoltà. Ci vogliono mesi di rodaggio per i nuovi prima di inserirsi a pieno negli ingranaggi atalantini (chiedere a Freueler, Gosens e Hateboer al loro primo anno).
Tante, forse troppe soluzioni soprattutto in attacco che paradossalmente lo stanno mettendo difficoltà, più che aiutarlo. Affidarsi alle certezze è doveroso, ma lo è altrettanto capire quando buttare nella mischia giocatori freschi e vogliosi di mostrare il loro potenziale, soprattutto quando i titolari vivono un momento negativo.
Per Gasp i media avrebbero distorto a livello comunicativo l’Atalanta, ma è lo stesso allenatore a contraddirsi: dal mea culpa per il turnover fatto contro il Napoli, ha affermato prima del match con lo Spezia che il turnover non esiste più e che il rodaggio è finito per tutti. Nel postpartita però quella frase sulla rosa lo contraddice nuovamente.
Un momento di appannamento e poca coerenza comunicativa da ambo le parti non si esclude, ma incaponirsi sulle dichiarazioni dei giornalisti significa confermare i sospetti.
Ma quindi la rosa è solo larga o anche rinforzata? Ciò che abbiamo visto sul campo farebbe protendere per la prima ipotesi, ma è ciò che vorremmo vedere (Miranchuk, Lammers dall’inizio) che mi fa sperare che è solo questione di tempo prima che anche Gasp si convinca della vera e nuova forza della sua squadra.
Albo
A livello di organico, l’Europa sembra un must, ma a livello pratico il patron Percassi non smette da anni di indicare la via della salvezza come punto di partenza per nuovi orizzonti.
Visto il calo di flessione, a maggior ragione fa bene il presidente nerazzurro a ricordare i vari concetti di “umiltà” e “consapevolezza”, ma in cuor suo sa benissimo che questa squadra con Gasperini al comando sarebbe capace di tutto.
Parlavamo dell’organico, ebbene, sulla carta solo Inter e Juventus possono permettersi una rosa così ampia e tecnicamente competitiva, ma si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo il campo.
Tra scelte tecniche e infortuni, i nuovi al momento non hanno potuto dimostrare di essere allo stesso livello dei titolari, e anche Gasp nel postpartita di Cesena ha voluto chiarire la situazione: “Allargare la rosa non significa rinforzarla”.
Gasp da sempre predilige le rose corte, e non è di certo un segreto di Pulcinella che ampi organici lo mettano in difficoltà. Ci vogliono mesi di rodaggio per i nuovi prima di inserirsi a pieno negli ingranaggi atalantini (chiedere a Freueler, Gosens e Hateboer al loro primo anno).
Tante, forse troppe soluzioni soprattutto in attacco che paradossalmente lo stanno mettendo difficoltà, più che aiutarlo. Affidarsi alle certezze è doveroso, ma lo è altrettanto capire quando buttare nella mischia giocatori freschi e vogliosi di mostrare il loro potenziale, soprattutto quando i titolari vivono un momento negativo.
Per Gasp i media avrebbero distorto a livello comunicativo l’Atalanta, ma è lo stesso allenatore a contraddirsi: dal mea culpa per il turnover fatto contro il Napoli, ha affermato prima del match con lo Spezia che il turnover non esiste più e che il rodaggio è finito per tutti. Nel postpartita però quella frase sulla rosa lo contraddice nuovamente.
Un momento di appannamento e poca coerenza comunicativa da ambo le parti non si esclude, ma incaponirsi sulle dichiarazioni dei giornalisti significa confermare i sospetti.
Ma quindi la rosa è solo larga o anche rinforzata? Ciò che abbiamo visto sul campo farebbe protendere per la prima ipotesi, ma è ciò che vorremmo vedere (Miranchuk, Lammers dall’inizio) che mi fa sperare che è solo questione di tempo prima che anche Gasp si convinca della vera e nuova forza della sua squadra.
Albo
By staff