Dolcetti a Empoli, scherzetto a Bergamo ? - by Albo
La Dea non ha fatto nessuno scherzetto in quel di Empoli, anche se dei piccoli brividi sulla pelle ci sono venuti non tanto per la forza messa in campo dagli avversari, ma per la solita mancanza di precisione davanti alla porta che sicuramente ci avrebbe potuto far vivere in maniera meno ansiosa l’intero match.
L’Atalanta è tornata a fare l’Atalanta, anche se dopo lo zero assoluto mostrato contro la Lazio non era poi così difficile. Una vittoria fondamentale non solo per la classifica, ma anche per il morale, dato che ora ci aspetta un tour de force finale prima dei mondiali mica da ridere, con Napoli e Inter sicuramente tra gli scogli più ardui da superare.
I “dolcetti”di Hateboer e Lookman ci sono serviti per evitare di vedere le streghe di un contraccolpo psicologico che per fortuna non c’è stato, ma che vorremmo tanto far vedere invece a questo Napoli pseudo-invincibile.
Il ritorno tra i pali di Musso, la ritrovata leadership di capitan Toloi, il cinismo di Ademola e sicuramente la disponibilità dal 1’dei due colombiani a partire dalla prossima partita renderanno meno complicata l’impresa, ma certamente non potranno bastare per scalare la montagna partenopea.
Servirà di più per sovrastare il miglio attacco del campionato, la squadra più in forma, e al momento la più forte sotto ogni punto di vista della Serie A. Ma la Dea quando c’è da correre, lottare e sudare non si tira mai indietro, e in passato è stato proprio in questi match apparentemente proibitivi che la Dea ha mostrato di poter rovesciare pronostici, cabala e statistiche.
Questo Napoli fa paura, ma si sa, lo scherzetto è sempre dietro l’angolo, soprattutto quando l’Atalanta rimane se stessa.
Albo
L’Atalanta è tornata a fare l’Atalanta, anche se dopo lo zero assoluto mostrato contro la Lazio non era poi così difficile. Una vittoria fondamentale non solo per la classifica, ma anche per il morale, dato che ora ci aspetta un tour de force finale prima dei mondiali mica da ridere, con Napoli e Inter sicuramente tra gli scogli più ardui da superare.
I “dolcetti”di Hateboer e Lookman ci sono serviti per evitare di vedere le streghe di un contraccolpo psicologico che per fortuna non c’è stato, ma che vorremmo tanto far vedere invece a questo Napoli pseudo-invincibile.
Il ritorno tra i pali di Musso, la ritrovata leadership di capitan Toloi, il cinismo di Ademola e sicuramente la disponibilità dal 1’dei due colombiani a partire dalla prossima partita renderanno meno complicata l’impresa, ma certamente non potranno bastare per scalare la montagna partenopea.
Servirà di più per sovrastare il miglio attacco del campionato, la squadra più in forma, e al momento la più forte sotto ogni punto di vista della Serie A. Ma la Dea quando c’è da correre, lottare e sudare non si tira mai indietro, e in passato è stato proprio in questi match apparentemente proibitivi che la Dea ha mostrato di poter rovesciare pronostici, cabala e statistiche.
Questo Napoli fa paura, ma si sa, lo scherzetto è sempre dietro l’angolo, soprattutto quando l’Atalanta rimane se stessa.
Albo
By staff