L’Atalanta capolista e imbattuta con 17 punti ha un’arma in più da giocarsi a ottobre: il tridente offensivo sudamericano Ederson-Muriel-Zapata. Teoricamente dovevano essere loro i tre tenori nerazzurri, i titolari della linea offensiva, la vera arma in più per Gasperini in questo 2022-23. Invece paradossalmente la Dea è prima senza nemmeno un gol dei suoi sudamericani, frenati da infortuni e cali di rendimento.

Zapata si è fermato per l’ennesimo problema muscolare alla terza di campionato, alla mezz’ora contro il Torino, dopo due buone prove contro Sampdoria e Milan, mentre Muriel, fermo solo contro il Monza per un acciacco, ha giocato part time senza mai incidere, trotterellando, senza inquadrare la porta. Diverso il caso di Ederson, un altro colosso alla Zapata, anche lui bloccato da un problema muscolare ai primi di agosto che lo ha escluso nelle prime due di campionato e lo ha poi rallentato al rientro, in cui ha mostrato una condizione atletica in ritardo rispetto ai compagni.

Solo a Verona, alla terza, Ederson ha avuto quell’impatto devastante che aveva mostrato lo scorso anno nella Salernitana e poi a luglio nelle amichevoli estive: talento tecnico e forza fisica, velocità e potenza. Nelle ultime tre giornate il brasiliano ha dato un suo contributo, è apparso in crescita, soprattutto a Roma, ma ancora lontano dalla forma migliore.

Gasperini, che martedì pomeriggio riunirà la squadra al centro sportivo di Zingonia per preparare il match casalingo del 2 ottobre contro la Fiorentina, ora conta sui tre sudamericani. Come arma in più della sua Dea. Zapata dovrebbe riprendere ad allenarsi in gruppo, Muriel sta bene e Ederson in questi giorni di pausa del campionato ha lavorato con il preparatore atletico aumentando i ritmi del motore. Classe ‘99, acquistato per 23 milioni dalla Salernitana, il brasiliano è la cintura tra centrocampo e attacco, l’uomo che può aprire spazi e cercare anche la porta. Finora è rimasto nell’ombra ma Gasp lo aspetta da adesso per formare un asse verticale di classe e muscoli con Zapata.

fonte ilgiorno.it