
Come sia salito su quella finestra al terzo piano di un antico edificio del centro storico di Arezzo resta un mistero. Erano passate le 22 nel vicolo della Dea, una stradina tra via Cesalpino e via Montetini, quando il figlio di 8 anni di Michele Bacis, 41 anni, bergamasco, ex calciatore di Fiorentina, Genoa, Cremonese e Monza, è precipitato nel vuoto.
Soccorso dopo pochi minuti, il bambino è stato subito trasportato all’ospedale San Donato di Arezzo ma il suo cuore ha cessato di battere durante il tragitto. Il 118 aveva anche allertato l’elicottero Pegaso per un eventuale trasporto del piccolo all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ma tutto è stato inutile. Una nuova tragedia che ha prostrato Bacis, già allenatore dell’Arezzo calcio, che proprio pochi giorni fa aveva raccontato alla cronaca della Nazione di Arezzo i gravi lutti che la sua famiglia aveva dovuto subire nella a Bergamo a causa del Covid-19.
Sulle cause dell’incidente indaga la polizia. «Abbiamo sentito un tonfo sordo che veniva dalla strada, ci siamo affacciati e abbiamo visto il corpo del bambino e poi abbiamo sentito le urla dei genitori», hanno raccontato i vicini di casa, non lontano da Palazzo Cavallo, sede del Comune di Arezzo.
Bacis è nato a Bergamo il 22 ottobre del 1979. Buon difensore, è cresciuto nell’Atalanta, dove però non ha mai giocato, passando in carriera per Triestina, Fiorentina, Arezzo, Genoa, Avellino, Cremonese, Monza, Paganese per poi tornare all’Arezzo, la città dove aveva deciso di stabilirsi, nel centro storico a due passi dalla cattedrale, insieme alla moglie e ai due figli. Ad Arezzo Bacis ha chiuso la carriera nella stagione 2010/11 in serie D e ha cominciato ad allenare nella stagione successiva, portando la squadra al secondo posto in serie D. Lasciata la panchina ad Abel Balbo, ci era tornato nel 2013 per poche giornate.
Fonte corriere.it