26/03/2023 | 07.27
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Ederson: "Come sta andando? Penso di aver fatto bene"



Gli obiettivi della stagione e quelli per il futuro: «Una big? Devo crescere. In città grande affetto ma vivo tranquillo. Imparo l'italiano da Toloi»

Prima stagione all’Atalanta, come sta andando? 








Penso di aver fatto bene, in realtà ho iniziato un po’ così e così, poi però ho alzato il livello».





Cosa riserverà questo rush finale? 





«È ancora tutto possibile, noi pensiamo di poter arrivare ancora lì, in alto. La corsa Champions è aperta, ma noi dobbiamo pensare partita per partita, le squadre davanti stanno facendo bene».





In cosa sente di dover migliorare? 





«C’è sempre qualcosa in cui crescere, penso che posso farlo insieme al mister. Io quando mi vedo penso che sto facendo bene, quindi in questo momento ho bisogno di un’altra persona che mi dica in cosa devo migliorare».





Ma com’è affiancare de Roon e Koopmeiners, c’è differenza tra i due? 





«Sì, Marten è un po’ più difensivo, controlla di più la partita con la palla, Koop invece attacca un po’ di più ed è più dinamico, io mi sono abituato a giocare con tutti e due».





Fare il trequartista le piace? 





«Sono più abituato a giocare dietro ma quando il mister me lo chiede lo faccio».





Ma è Toloi a farle imparare così bene l’italiano? 





«Sì, anche, quando non capisco qualcosa chiedo sempre a lui, così è più facile, ma provo sempre a capire di mio».





Qual è il giocatore brasiliano che più la ispira? 





«Casemiro, ha raggiunto un livello altissimo da ormai più di cinque anni e lo sta mantenendo e questo è difficile».





In meno di un anno è passato dal Brasile a Salerno e infine a Bergamo. È cambiata la vita della sua famiglia? 





«Tanto, in Brasile avevamo libertà perché conoscevamo tutto, c’era sempre il sole, qui fa più freddo e abbiamo dovuto capire come funziona tutto, ci è voluto tempo ma oggi stiamo bene, siamo felici. Mia figlia va a scuola e ha già un profilo Instagram (ride, ndr)».





Cosa l’ha sorpresa di più di Bergamo? 





«È tranquilla, ovunque mi salutano, ma se vado al ristorante o a fare una passeggiata posso mangiare e camminare tranquillamente».





Vive in centro città? 





«No, sono in un posto tranquillo, un po’ fuori.





All’Atalanta c’era un altro centrocampista brasiliano, Ferreira Pinto, lo conosce? 





«L’ho incontrato e mi ha detto che è felice di stare qua, non torna più in Brasile!».





Lei invece vorrebbe rimanere a Bergamo? In passato l’aveva cercata anche il Psg. 





«Ci sono state solo parole, ero felice dell’interessamento perché ho capito che ero sulla strada giusta, ma so che devo lavorare ancora per crescere. In un futuro mi piacerebbe progredire e vedere se valgo un top club europeo e la Champions, come la Nazionale, però ora e nel futuro prossimo penso solo all’Atalanta».





A proposito di Nazionale, Højlund è reduce da una tripletta alla Danimarca. 





«Sono felice per lui, è giovane, un bravo calciatore e una persona buona, spero che possa fare ancora di più per loro e per noi quando torna!».





C’è un giocatore con cui ha legato di più? 





«Con Rafa che ha origini brasiliane come me. Parlo tanto anche con Boga, de Roon e Soppy».





Ultima curiosità: cosa vi ha detto mister Gasperini nell’intervallo con l’Empoli per lanciare la rimonta? 





«Ci ha caricato, ha detto che stavamo facendo bene anche se avevamo preso un gol, di continuare e fare un po’ di più che avremmo potuto recuperare. E così è stato».






fonte bergamo.corriere.it




By marcodalmen
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