Egregio professor Josip,

non ci conosciamo di persona, ma sono uno dei tifosi bergamaschi che ha fatto delle tue prestazioni con la maglia nerazzurra, un icona di riferimento, per abilità e per lo stile di vita.

Colgo l’occasione del trentatreesimo compleanno per inviare l’augurio di una vita felice, che, come per tanti di noi, segue a fasi di tribolazioni, regalandoti per il futuro, tutto il bene che ti meriti.

Ormai Bergamo ti ingloba tra i suoi cittadini di rilievo e si onora di averti nelle fila della nostra Atalanta, con la speranza di averti ancora qui, per tanti e tanti anni ancora.

Da noi hai espresso il meglio del meglio del tuo fantastico repertorio e sappiamo per certo che il tuo scrigno si aprirà ancora per mostrarci infinite meraviglie.

Nel corso della tua permanenza hai potuto verificare l’amore vero che ti circonda e che, pur nel rispetto dovuto, ha accompagnato te e la tua famiglia, nei meandri di negatività che hai saputo e potuto felicemente superare.

Ora ti consideriamo, da tempo uno di noi, uno dei tanti bergamaschi che ha saputo imporsi, con sacrificio, impegno e dedizione, nella propria attività, coniugandola, nel tuo caso, ai livelli più alti dell’umana possibilità sportiva.

Vederti disseminare sul campo composizioni di leggiadria e di alta classe, gonfia i nostri cuori di sano orgoglio e di passione, facendoci raggiungere vette incredibili di emozioni, come nessuno mai ha saputo fare.

A partite finite, spenti gli echi che le circondano, Josip torna alla sua vita privata, per viverne intimamente le gioie, senza bombardarci, tramite i vari social, su ogni possibile opportunità di porsi in vista, con una vacua concezione dell’essere superiore a tutto ed a tutti.

Un atteggiamento che richiama alla mente il condottiero romano Cincinnato, che dopo aver mietuto gloriosi allori in battaglia, schivo e modesto, se ne tornava alla propria attività rurale, ai suoi campi ed alla sua vita.

Noi bergamaschi siamo fatti un po’ così e tu, professor Josip, ci rassomigli.

Il fuoco che ci arde dentro non si spegne mai, ma non da continuo spettacolo di se stesso e sovente si richiude in tizzoni che covano sotto la brace, sempre pronti ad emettere guizzi di fiamma.

Una sintesi di luce e di calore, sempre present quando è necessario.

Per questo ti vogliamo bene, rispettandoti ed apprezzandoti nei momenti del trionfo, ma sempre, anche quando uscendo di scena, rientri nel contesto della vita, come facciamo tutti noi.

Mi accordo di essermi espresso, nei tuoi confronti, dandoti liberamente del tu, non per mancanza di riguardo, ma per una famigliarità che mi viene spontanea, malgrado il tuo aspetto serio che si va ad illuminare ad ogni accenno di un sorriso.

Tornando al tuo compleanno Josip, auspico per te e la tua famiglia ogni umana consolazione e la ricchezza di tante amicizie che ti accompagnano, positivamente, con tanta infinita riconoscenza per l’adrenalina che ci regali nel corso delle tue esibizioni.

Saremo lusingati dal poterti avere fra noi, il più a lungo possibile, garantendoti sin d’ora tutto il sostegno e l’affetto.

Ricorda professor Josip, che Bergamo ti ama!

Forza Josip, bandiera della classe atalantina., in tutto il mondo.

Ad maiora semper !

 

ReMo