Espulsione a tempo: la sperimentazione partirà dalla FA Cup 2024/25. Cosa ne pensi?
Il via libera dovrebbe arrivare a fine marzo quando si terrà la riunione annuale dell’IFAB e dovrebbe punire le proteste e i falli tattici.
L’aggiornamento delle regole del calcio è sempre un dibattito in continua evoluzione. E dopo l’introduzione del VAR, l’altro macrotema che si sta affrontando riguarda quelle delle espulsioni a tempo, una vera e propria rivoluzione per il mondo del pallone. Una discussione iniziata diversi mesi fa e che potrebbe avvicinarsi a un punto di svolta.
Le espulsione a tempo sono da anni ormai al centro del calcio giovanile e amatoriale inglese e gallese, e proprio dal Regno Unito potrebbe partire la sperimentazione sul campo di questa nuova regola nel calcio professionistico. Infatti, come riporta il quotidiano inglese The Times, la Football Association sta prendendo in seria considerazione di sperimentare l’espulsione a tempo in FA Cup.
La casistica dovrebbe riguardare non solo le proteste, ma anche i cosiddetti “falli tattici“, cosa che non è stata mai sperimentata nemmeno nel calcio amatoriale e giovanile. Il via libera dovrebbe arrivare nel mese di marzo, dopo la riunione annuale dell’IFAB, l’organo indipendente predisposto per l’introduzione o l’aggiornamento delle regole del calcio.
Questa novità potrebbe essere introdotta già a partire dalla prossima stagione in FA Cup, sia maschile che femminile, anche se la FA dovrà studiare i protocolli di applicazione del regolamento prima di dare il via libera alla novità. Alcuni dettagli sono già definitivi: l’espulsione temporanea dovrebbe durare un massimo di 10 minuti e, come detto, punire le proteste plateali e il falli tattici. Un esempio portato in tal senso è l’iconica trattenuta di Chiellini a Saka durante la finale di EURO 2020 a Wembley fra Inghilterra e Italia.
Inoltre, nel corso della riunione annuale dell’IFAB, si valuterà l’introduzione di una regola proveniente dal rugby che permetterà esclusivamente al capitano di potersi rivolgere all’arbitro, così da far in modo di limitare al massimo le proteste e quegli accerchiamenti di calciatori intorno al direttore di gara. Si va inoltre verso la conferma dell’annuncio allo stadio da parte dell’arbitro delle decisioni prese dopo consulto video del VAR, come già visto nel Mondiale femminile.
L’aggiornamento delle regole del calcio è sempre un dibattito in continua evoluzione. E dopo l’introduzione del VAR, l’altro macrotema che si sta affrontando riguarda quelle delle espulsioni a tempo, una vera e propria rivoluzione per il mondo del pallone. Una discussione iniziata diversi mesi fa e che potrebbe avvicinarsi a un punto di svolta.
Le espulsione a tempo sono da anni ormai al centro del calcio giovanile e amatoriale inglese e gallese, e proprio dal Regno Unito potrebbe partire la sperimentazione sul campo di questa nuova regola nel calcio professionistico. Infatti, come riporta il quotidiano inglese The Times, la Football Association sta prendendo in seria considerazione di sperimentare l’espulsione a tempo in FA Cup.
La casistica dovrebbe riguardare non solo le proteste, ma anche i cosiddetti “falli tattici“, cosa che non è stata mai sperimentata nemmeno nel calcio amatoriale e giovanile. Il via libera dovrebbe arrivare nel mese di marzo, dopo la riunione annuale dell’IFAB, l’organo indipendente predisposto per l’introduzione o l’aggiornamento delle regole del calcio.
Questa novità potrebbe essere introdotta già a partire dalla prossima stagione in FA Cup, sia maschile che femminile, anche se la FA dovrà studiare i protocolli di applicazione del regolamento prima di dare il via libera alla novità. Alcuni dettagli sono già definitivi: l’espulsione temporanea dovrebbe durare un massimo di 10 minuti e, come detto, punire le proteste plateali e il falli tattici. Un esempio portato in tal senso è l’iconica trattenuta di Chiellini a Saka durante la finale di EURO 2020 a Wembley fra Inghilterra e Italia.
Inoltre, nel corso della riunione annuale dell’IFAB, si valuterà l’introduzione di una regola proveniente dal rugby che permetterà esclusivamente al capitano di potersi rivolgere all’arbitro, così da far in modo di limitare al massimo le proteste e quegli accerchiamenti di calciatori intorno al direttore di gara. Si va inoltre verso la conferma dell’annuncio allo stadio da parte dell’arbitro delle decisioni prese dopo consulto video del VAR, come già visto nel Mondiale femminile.
Infine, i delegati dell’IFAB dovrebbero anche ricevere un rapporto sul nuovo sistema del fuorigioco semiautomatico utilizzato durante la Coppa del Mondo per club in Arabia Saudita a dicembre, vinta dal Manchester City. La FIFA ha utilizzato la tecnologia, che include un microchip nel pallone, per inviare un messaggio quasi istantaneo all’orologio degli assistenti per rilevare una posizione di fuorigioco superiore ai 50 cm, così di dare la garanzia di poter alzare immediatamente la bandierina. Il fuorigioco semiautomatico nella versione attuale, che è già in vigore in Serie A, sarà introdotto ufficialmente anche in Premier League a partire dalla stagione 2024/25.
fonte calcioefinanza.it