Europa League, quante vittime illustri. E siamo solo ai preliminari
Dopo tre turni preliminari l'edizione 2017-18 dell'Europa League ha già dimostrato di essere ammazza-grandi. Non pochi i club gloriosi che hanno già dovuto salutare la manifestazione, club che in passato hanno alzato la coppa. Come il Galatasaray, eliminato nel secondo turno dagli svedesi dell'Ostersunds. La squadra di Igor Tudor ha pagato il ritardo di condizione rispetto agli scandinavi che al contrario sono già al giro di boa nel proprio campionato. O come il PSV Eindhoven, che in passato ha alzato persino la Coppa dei Campioni, ma il presente parla di un'eliminazione ad opera dei croati dell'Osijek. Hanno aspettato 7 anni per tornare in Europa, dopo un doloroso fallimento che ha costretto la squadra a ripartire dalla quarta divisione nazionale. Sono i Rangers di Glasgow, che forse hanno pagato caro l'emozione facendosi eliminare già al primo turno niente meno che dai dopolavoristi lussemburghesi del Fola Esch. Lacrime amare ieri sera anche per il Bordeaux, che sfiorò la Coppa Uefa ventun anni fa: solo che allora in campo c'erano Zidane e Lizarazu, mentre la squadra di adesso ha perso gli uomini migliori. Con la conseguenza di una vergognosa eliminazione ad opera dei modesti ungheresi del Videoton. Non è glorioso il Friburgo, ma se giochi in Bundesliga e ti piazzi fra le prime sei non ti puoi immaginare di uscire alla prima occasione. Cosa invece capitata, ad opera degli sloveni del Domzale.
fonte tmw.com