Evair: "Bergamo, resisti. Forza Italia. In Brasile forse non siamo preparati"
Alla fine degli anni Ottanta è stato uno dei simboli dell'Atalanta che si faceva apprezzare nelle coppe europee. Formava un'ottima coppia d'attacco con Caniggia. Stiamo parlando di Evair che però adesso più che discutere di calcio vuol far arrivare tutta la sua vicinanza al popolo bergamasco e italiano. "Ho visto le immagini in tv ieri e oggi - dice a Tuttomercatoweb.com - la fila dei camion militari con le bare. Ho provato una tristezza infinita. E' una cosa incredibile".
Che pensa della situazione italiana?
"Parlo con gli amici bergamaschi e mi tengono informato. Io vivo nella mia città natale, a Ouro Fino, e ancora non siamo arrivati al punto di dover stare fissi in casa. Qui ancora la gente fa cose normali, va in banca e in giro con la macchina. Le scuole sono chiuse, non ci sono feste e non si possono fare assembramenti. Però qui nelle città piccole non è ancora arrivato come da voi in Italia. Nelle metropoli invece il problema c'è e infatti in giro non c'è nessuno e in Tv si parla solo di questo problema".
Che messaggio manda a Bergamo?
"Un messaggio di solidarietà, che possa uscire al più presto da questa situaizone, così come tutta l'italia. Quando vedo le immagini in tv fanno male. Noi brasiliani stimiamo molto l'Italia e non vogliamo niente di brutto per voi. Quanto a Bergamo sono legato alla città per aver trascorso tre anni bellissimi, caratterizzati da ricordi speciali. I bergamaschi sono tutti amici"
E il Brasile come eventualmente potrà reagire al coronovirus?
"Non siamo preparati. Come dicevo è arrivato per ora nelle città grandi ma non si sa come trattarlo. E se arriva come in Italia sarà una roba brutta".
fonte tmw.com