In un articolo sul Corriere della sera online (edizione di Bergamo) ed in uno di Calcio e Finanza, si parla di una inchiesta della procura di Napoli denominata "fuorigioco" in cui sono indagate 64 persone per presunta evasione fiscale. Fra di loro Aurelio de Laurentis, Adriano Galliani ma anche Antonio e Luca Percassi.

I presunti reati riguarderebbero  una serie di evasioni commesse nell’ambito della compravendita di alcuni calciatori. La ricostruzione della procura campana racconterebbe di fatture gonfiate da parte dei procuratori rispetto alle loro prestazioni in favore delle società.  Il sistema sarebbe stato molto diffuso secondo le indagini. L'inchiesta sarebbe partita da indagini su Alessandro Moggi, figlio di Luciano, e su Leo Rodriguez. I buoni rapporti fra il procuratore argentino ed i nerazzurri bergamaschi avrebbero esteso l'ambito delle indagini.  Nell'articolo si cita che la sede di Zingonia, su mandato della procura di Napoli, era stata perquisita nel giugno del 2013, in cerca di documenti su Rodriguez.

Il meccanismo utilizzato era molto particolare, secondo quanto riportato da Calcio Finanza: "Fino al giorno prima della firma del contratto, il procuratore risultava manager del calciatore, ma al momento della stipula assumeva le vesti di consulente del club che acquistava il cartellino e le prestazioni dell’atleta.

Un cambio di “vesti”, che consentiva al calciatore di abbattere i costi di stipendio per il proprio procuratore, facendo ricadere il netto dell’operazione sulle casse della società sportiva (per una operazione ritenuta fittizia). La Procura ha fatto comunque una premessa: in questo scenario, le società vanno ritenute vittime di un sistema distorto, organizzato a tavolino."

Tra i calciatori indagati ci sarebbero anche proprio due argentini nerazzurri: German Denis e Gabriel Paletta. Restando in ambito nerazzuro anche Umberto Marino sarebbe fra gli indagati ma per attività precedenti il suo ingaggio da parte dell'Atalanta.

Aggiornamento ore 14:00 Secondo un pezzo comparso sulla Gazzetta dello Sport per Antonio e Luca Percassi (ed altri indagati) l'accusa ha richiesto l'assoluzione.