18/11/2020 | 11.40
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Evoluzione, sinonimo di rivoluzione

Evoluzione, sinonimo di rivoluzione. By ReMo



Scorrere a ritroso le vicende atalantine visualizza come, nel volgere di decine di anni, la costante evolutiva abbia variato molteplici aspetti. Per memoria personale, rammento che il parco giocatori raccoglieva molti bergamaschi e davvero la formazione schierata esprimeva i valori del calcio nostrano, in un ventaglio di economia gestionale, sostenuta da risorse interne.

Mentre altre squadre spendevano fortune per acquisire i nomi più celebrati, l’Atalanta produceva da se i propri giocatori, curando il tradizionale vivaio bergamasco. Allo strapotere altrui si rispondeva con l’orgoglio di allineare i nostri ragazzi, cadenza bergamasca, anche se non sempre abbinata a tocchi di palla felpati.
Col tempo si passò alla vendita dei pezzi migliori, made in Berghem, che si erano imposti per classe e rendimento, sostituendoli con altri di provenienze varie e disperdendo un’atavica abitudine.

Forse da questa forma di ‘familiarità, con la squadra ha preso forma il nostro attaccamento affettivo all’Atalanta, che davvero era squadra integralmente, società, squadra e tifoseria compresa. Molte tifoserie accostavano ‘all’abbiamo vinto’, il meno grato ‘hanno perso’, ad esprimere solidale unione nel positivo ed espresso distacco nel negativo. Da noi si è definito un unicum che ci tiene uniti, nella gioia e nella sofferenza, dove la tifoseria e la squadra condividono il successo ed affrontano uniti l’insuccesso, in una simbiosi che, per fortuna ha resistito al trascorrere del tempo.

Anche oggi, se il vivaio ha cambiato l’antico ruolo e l’acquisizione dei giocatori è estesa a tutte le provenienze, la necessità di pedine già pronte, supporta alla grande, livelli qualitativi imprevedibili, ma senza intaccare la logica dell’antico sostegno.  Il supporter atalantino fa parte della squadra e lo manifesta, senza falsi pudori, soprattutto nei vari momenti di difficoltà, quando al solo affetto si chiede il naturale sostegno, indipendentemente dalla
causa in atto. L’Atalanta si è piazzata tra le squadre avviate a ricoprire il ruolo di grande compagine di riferimento e deve essere pronta a fronteggiare il futuro nel modo necessario.

Grazie ad una oculata gestione ha saputo tener testa a questo epocale cambiamento, sia dal punto di vista tecnico che da quello gestionale.
Il futuro, come indicano le squadre di valore e livello mondiale, prevede dinamiche professionali di grande respiro ed impegno, visto che la possibilità di vendere pezzi pregiati, finirà coll’esaurirsi. Tutti i grossi calibri del calcio continentale e mondiale si sono legati ad interessi plurimiliardari ed i petroldollari sono divenuti il carburante previlegiato, fondendo iniziative sportive ad interessi posti  in ben distinte collocazioni.

Indicativo il fatto che il patron del Leeds United stia sondando la nostra Atalanta per scambi tra i relativi pacchetti azionari, anticipando possibilità che potrebbero accasare a Bergamo potenziali acquirenti, come già è successo per le milanesi. Anche il nostro presidente ha contatti commerciali internazionali ed il fatto che la squadra stia  catalizzando grandi interessi non ci esautora da qualsiasi possibilità, facendo di tante evoluzioni,
un’autentica rivoluzione. Da bergamasco voglio etichettare fantascientifica una soluzione che, dal punto di vista economico, non è possibile escludere.

Penso al vecchio biscione, ora ribattezzato Inda da un presidente con gli occhi a mandorla, convinto di guidare una squadra di Milano, quando ha invece acquisito un osso buco. Alla milanese. Il cielo ed il presidente Percassi, accolgano la nostra comune deprecazione verso l’avvio di siffatti itinerari.

Con fiato, passione ed affetto bergamaschi, continuiamo a cantare : forza ATALANTA!
By sigo
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