Feltri: "Caso Dalbert, a parte Orsato nessuno aveva sentito"
"Domenica - si legge - il direttore della partita ha sospeso l’incontro con una motivazione infondata. [...] In realtà, a parte l’arbitro nessuno di coloro presenti alla competizione aveva sentito nulla. Può darsi che qualche scemo isolato si sia abbandonato a manifestazioni ostili verso il citato calciatore, ma non si è certo trattato di un fenomeno collettivo degno di un intervento drastico quale la interruzione della disputa. L’impressione nostra è che il razzismo non esista affatto, ciononostante venga identificato spesso anche laddove non ci sia. Infatti ormai in ogni club si riscontra la presenza direi preponderante di atleti stranieri, la maggioranza africani, verso cui i tifosi nutrono affetto e ammirazione perfino con esagerazione. [...]
I bergamaschi, accusati conformisticamente di essere xenofobi, hanno un idolo, Zapata, goleador instancabile, che pure ha la pelle come la pece. È la prova provata che non hanno pregiudizi. I loro sentimenti sono influenzati solamente dal rendimento e dalla generosità dei vari campioni. È così da tempi remoti. Ricordate Jair, Cané, Pelé? Chi li ha mai considerati di razza inferiore? I razzisti si dividono in due categorie: i razzisti e gli antirazzisti di maniera".
fonte tmw.com