25/03/2019 | 04.44
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"Figure, figurine, figuracce" - Confronti

Di sicuro sono undici le partite da giocare fino alla fine stagione tra campionato e Coppa Italia, la dodicesima sarebbe la più ambita, un sogno da realizzare. Per ora non vado oltre. 

Analizziamo l’andamento dell’Atalanta, targata Gasperini, nella fase finale delle due precedenti stagioni. Dunque, nel 2016-2017 i nerazzurri conquistarono il quarto posto, polverizzando tutti i record della ultracentenaria storia atalantina con 72 punti e il quarto posto che, purtroppo, non valeva ancora l’accesso alla Champions ma tutti fummo felici e contenti di tornare in Europa, dopo un’assenza durata ventisei anni.  Dopo la 28 giornata i nerazzurri, reduci dal 7-1 di San Siro, avevano collezionato 52 punti, sesto posto in classifica, dietro Juve, Napoli, Roma, Inter, Lazio e davanti al Milan. Mancavano appunto dieci giornate e la batosta con l’Inter avrebbe potuto minare la forza della squadra e, magari, aprire lo stato di crisi.

Invece fu solo un incidente di percorso, seppur amarissimo,  perché nelle restanti dieci partite Gomez e compagni incamerarono venti punti, cinque vittorie e altrettanti pareggi, nessuna sconfitta.

La riscossa fu immediata. 3- 0  al Pescara con i  due gol di Gomez e quello di Grassi, un lussureggiante 5-0 a Marassi contro il Genoa con la tripletta di Gomez, tanto per cambiare, e i gol di Conti e di Caldara, quindi 1-1 in casa col Sassuolo, al gol di Pellegrini rimediò Cristante, il pari all’Olimpico con la Roma, Kurtici portò in vantagigo i nerazzurri, poi il pari di Dzeko, la vittoria (3-2) col Bologna con Conti, Fruler, Caldara, Destro e Di Francesco autori dei cinque gol. Venerdi 28 aprile arriva la Juve, forse è l’occasione giusta per vincere, dopo tante sconfitte. Il sogno sembra avverarsi perché sul finire del primo tempo il solito Conti porta in vantaggio l’Atalanta ma un’autorete di Spinazzola e il gol di Dani Alves a pochi minuti dal termine sembrano concedere la solita sconfitta, invece rimedia Freuler e finisce 2-2, 1-1 a Udine prima segna Cristante e poi pari di Perica, 1-1 anche col Milan, Conti e Deulofeu i goleador, penultima giornata trasferta con vittoria ad Empoli (gol di Gomez), l’ultima in casa col Chievo, ancora Gomez a suggellare i tre punti. Classifica finale: 72 punti, quarto posto davanti a Lazio, Milan e Inter. 

Nella scorsa stagione l’Atalanta alla 28 giornata, dopo lo squillante 5-0 di Verona, i punti erano 44, sesto posto insieme alla Samp, e un distacco di sei punti dal Milan e dieci dalla Lazio, e terminò il campionato a quota 60 e al settimo posto collezionando 16 punti con  quattro vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Dopo la sosta il campionato riprese il 31 marzo col 2-0 all’Udinese (Petagna, Masiello) e il ricordo di Emiliano Mondonico, scomparso in settimana. Poi la sconfitta interna con la Samp (Toloi, Caprari, Zapata) che allontanò i nerazzurri dalla zona Europa, il sofferto 1-1 a Ferrara con i gol di Cionek e De Roon, 0-0 in casa con l’Inter, la netta vittoria a Benevento 3-0 (Freuler, Barrow e Gomez) e anche il 2-1 in casa col Toro (Freuler, Ljialic, Gosens), 3-1 a Marassi col Genoa (Barrow,  Cristante, Ilicic e Veloso), il pari (1-1) all’Olimpico contro la Lazio (Barrow, Caicedo), 1-1 in casa col Milan (Kessie, Masiello) e l’indolore sconfitta di Cagliari (Ceppitelli all’ultimo minuto). Classifica finale: 60 punti, settimo posto dietro il Milan (64) e davanti alla Fiorentina (57).

Ecco le prossime dieci partite con l’Atalanta a quota 45: cinque in casa (Bologna, Empoli, Udinese, Genoa e Sassuolo), cinque fuori (Parma, Inter, Napoli, Lazio  e Juve).

Ma quest’anno si può sognare perché la Coppa Italia non è una chimera irraggiungibile.

Crediamoci.

 

GIACOMO MAYER  

 

By staff
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