03/06/2025 | 14.15
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Filosofie

L'ex bandiera del Chievo Pelissier è stato intervistato dalla Gazza citando in poche parole tre nostri ormai ex e dalle sue parole si capisce la filosofia di chi e' transitato a Zingonia e di chi ce li ha portati. E qual'e' la lezione da trarre dal percorso interrotto dei clivensi.
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Sergio Pellissier ripercorre la sua carriera al Chievo Verona: 

"Qual era la formula di Delneri? Non credo né ai miracoli né alle favole, le parole più usate per descrivere quel Chievo, che funzionava perché era composto da giocatori che non avevano lo stipendio come primo obiettivo, ma la voglia di crescere. Sartori voleva gente che fosse brava e che avesse fame. Delneri ci trasmetteva principi di gioco moderni, esigeva che fossimo coraggiosi contro tutti. Un po’ come Gasperini con l’Atalanta. Perché si è rotto? Perché venuta meno l’umiltà, abbiamo iniziato a pensare di essere più forti di quel che eravamo".

Il presidente Luca Campedelli ha avuto delle responsabilità?
"Credo che Campedelli, a un certo punto, immaginasse di far salire il Chievo a un livello superiore. Dovevamo andare avanti con le persone che amavano il Chievo e lo consideravano una famiglia, ma quelle persone non c’erano più".


By staff
11 commenti
Davor
03 Giugno 2025 | 17.41

l'Atalanta di Delneri era come quei velocisti che vincono volate spettacolari e poi si mettono in fondo al gruppo appena arriva una tappa di salita, facendo il minimo per non finire fuori tempo massimo.


Fondamentale la frase di Pellissier sull'avere ben chiaro in società chi ha a cuore la realtà e la storia del Club. 
Detto fuori dai denti: va bene l'olandese mago del computer e delle statistiche, ma teniamo in società anche gente che sa cosa sia DAVVERO l'Atalanta

Briske
03 Giugno 2025 | 15.29

Ho sempre ammirato questa persona, come giocatore prima e come uomo poi. Per il Chievo è un po' come il nostro Percassi: ha avuto sicuramente una carriera più importante da giocatore, capitano e bandiera all'apice della storia del club e, nel momento di difficoltà, addirittura fallimento, lo ha rilevato dalla Serie D. Le sue parole dimostrano quell'attaccamento alla maglia ed a quei valori in cui ha sempre creduto e, fatte le debite proporzioni, dobbiamo far tesoro di quanto dice riguardo ai rischi di fare i passi più lunghi delle gambe. La storia insegna e il Chievo non è l'unico esempio.

Paramo

In risposta a: Briske

03 Giugno 2025 | 19.04

Mah, ci sono molti lati oscuri. Sicuramente Doni e Masiello sono stati meno fortunati.

SuperSaudati
03 Giugno 2025 | 15.10

...ma Del Neri non ha nessun erede??  ...cioè ci fosse in giro un simil Gigi Del Neri di 15-20 anni fa... lo prenderei a scatola chiusa... 

Fabi84

In risposta a: SuperSaudati

04 Giugno 2025 | 21.22

Ma perché lui non allena più??

dagliStates
03 Giugno 2025 | 14.19

"Perché si è rotto? Perché venuta meno l’umiltà, abbiamo iniziato a pensare di essere più forti di quel che eravamo." Credo che queste parole ci debbano fare riflettere, anche solo per imparare dagli errori degli altri. PS Atalanta (Del Neri) - Inter (Mourinho) 3 a 1. Che goduria, l'antipasto di quello che venne dopo.

Brasa

In risposta a: dagliStates

03 Giugno 2025 | 14.22

Del neri l'abbiamo un po' mitizzato ma ovviamente dopo gasp ne è uscito molto ridimensionato...

Diciamo che a fronte di grandi gare casalinghe abbiamo vissuto spesso trasferte frustranti sia contro big che contro squadre alla portata... Il tutto con una rosa non così modesta, sia pure con qualche pecca...

dagliStates

In risposta a: Brasa

03 Giugno 2025 | 14.25

Non ha avuto Certo la capacità di valorizzare i giovani che abbiamo visto nove anni fa, ma come mentalità di gioco credo che non fosse così distante. Se ricordo bene, se ne andò perché voleva fare un salto di qualità che Ruggeri non riteneva di dover fare. Ho sempre avuto rispetto per Ruggeri (Ho conosciuto anche la figlia tanti anni fa) ma Del Neri con Percassi forse avrebbe fatto ancora meglio. Parere personale.

madonna

In risposta a: dagliStates

03 Giugno 2025 | 17.43

Fu il figlio non ivan

72DP72

In risposta a: Brasa

03 Giugno 2025 | 14.33

Ah meno male che non sono l'unico a ricordarmele così, le cose.

Lorentz

In risposta a: Brasa

03 Giugno 2025 | 15.11

Con Delneri io mi ricordo diverse trasferte vittoriose su campi su cui storicamente non vincevamo MAI (Catania, Parma, Empoli, Cagliari), se non sbaglio avevamo un ottimo ruolino in trasferta, se paragonato alle "Atalante" dei 3-4 anni precedenti e successivi.  Purtroppo vero che l'andamento era altalenante, ma cmq per due anni di fila eravamo salvi a febbraio/marzo, cosa non scontata.  E' nel mio personalissimo podio col Mondo e Gasperini, quindi sicuramente sono di parte.

Cmq l'anno dopo portò la Samp in Champions. Poi andò alla Juve e di fatto non combinò più niente.