Fonseca: "Presto per essere euforici. Smalling gioca"
La Roma, dopo i successi in campionato contro Sassuolo e Bologna, vuole dare continuità di risultato e domani affronta l'Atalanta. All'Olimpico arriva il primo vero scoglio di questo tour de force che separa i giallorossi dalla prossima sosta per le Nazionali. Fonseca dovrà fare ancora i conti con le assenze dei lungo degenti Under, Perotti e Zappacosta. Queste le parole del tecnico nella abituale conferenza stampa alla vigilia del match:
Che partita si aspetta domani?
"Mi aspetto una gara difficile con l'Atalanta. Ha delle caratteristiche specifiche, è una squadra di lotta e con grandi giocatori davanti. Ci aspetta una gara combattuta e piena di duelli".
Sul mantenere i piedi per terra?
"Come ho sempre detto è importante rimanere sempre equilibrati. Il passato è alle spalle e conta solo la prossima partita. Non abbiamo conquistato nulla ed è presto per essere euforici. C'è molto da vincere e mi auguro che la Roma possa farlo rimanendo con i piedi ben saldi a terra".
Come va combattuto il razzismo?
"Intanto devo dire che nelle gare in cui siamo stati coinvolti non ho assistito a episodi di razzismo. Sono comunque contrario, è un fenomeno che va estirpato dalla nostra società. Sono a favore di misure che portino a questo. Il calcio deve unire le persone e regalare piacere al di la della razza".
Dzeko e Kolarov cosa hanno di speciale?
"Sono due grandi giocatori e importantissimi per noi. In questa fase in cui giochiamo tante partite vorrei farli riposare ma non è possibile. Hanno sempre risposto positivamente, sono due atleti che curano la propria condizione fisica con grande professionalità e di tutto questo ne beneficia anche la squadra".
Cosa cambia tra primo e secondo tempo in queste prime uscite della Roma?
"Fa parte del processo di crescita della squadra e del mio ambientamento al calcio italiano. Dopo la gara con la Lazio abbiamo cambiato alcune cose e ora sta andando meglio. Importante continuare a lavorare perché in Italia ogni partita fa storia a se. Dentro la nostra mentalità dobbiamo prepararci anche nella gara specifica".
Perché Kluivert lo ha schierato sempre titolare?
"Domani vedremo chi andrà in campo, ma dei cambiamenti ci saranno. Nessuno è al di sopra della squadra. Tutte le scelte sono in funzione del bene del club perché quello che conta di più è la Roma. In attacco ho la fortuna di poter scegliere tra più soluzioni".
Cosa rende Cristante così centrale per il suo gioco?
"Prima di tutto perché è un giocatore intelligente e capisce cosa voglio. E' coraggioso per giocare questo tipo di calcio e nella sua posizione si gioca spesso sotto pressione. E' molto bravo difensivamente e apprezzo che sia forte nel momento in cui riceve il pallone, in più ha una buona gamba. E' uno dei giocatori più importanti per il suo equilibrio tattico".
Ha lavorato sulla coesione del gruppo? Quando è arrivato ha avuto l'impressione che ci fosse disgregazione?
"Il passato resta tale e non posso parlarne perché non ero qua. Quello che ho subito ravvisato arrivando qui è che ci fosse un gruppo unito, forte e che resta nella stessa direzione. Queste sono cose che vengono fuori in modo naturale non ho dovuto chiedere nulla. Avere un gruppo forte e unito è importante se si vuole vincere qualcosa".
Come sta Smalling?
"Smalling giocherà domani".
Si sente più italianizzato da quando è arrivato?
"Si è un Fonseca italianizzato. Ci terrei a dire che il calcio italiano è diverso e obbliga a essere elastici. Ritengo che se un allenatore viene qui senza avere questa flessibilità si sbaglia di grosso. E' un calcio che ti obbliga a pensare a ogni dettaglio e se uno pensa che possa bastare un solo modulo è un errore. I miei principi vengono comunque mantenuti".
In cosa deve migliorare e in cosa vede pronto Pau Lopez?
"E' evidente che quando lo abbiamo scelto abbiamo prestato attenzione alle sue caratteristiche. E' bravo a far partire l'azione da dietro e sono pochi a farlo come lui. E' molto equilibrato e ci sono anche altri aspetti importanti. La parata di Bologna è stata decisiva. Sono soddisfatto di lui come di Fuzato e Mirante che lavorano per avere le loro chances. Può avvalersi poi di uno dei migliori preparatori dei portieri al mondo. Pau sarà un portiere ancora migliore di quanto non lo sia già oggi".
Come pensate di fermare l'Atalanta?
"Zapata e Gomez sono due giocatori fortissimi a cui dovremo prestare attenzione. Tutta la squadra che è coinvolta nella fase difensiva e di pressing sa cosa fare. Ogni partita fa storia a se e ci sono delle questioni che dettano il nostro modo di andare a pressare. Ci siamo preparati al meglio per fermarli".
Se Gasperini le chiedesse "cosa mi sono perso nel non venire a Roma" lei cosa risponderebbe?
"Sono certo che non mi farà questa domanda. Non è una partita tra Fonseca e Gasperini, ma tra Roma e Atalanta. Gasperini è un eccellente allenatore che ha ottenuto grandi risultati. Quello che conta è cosa faranno le squadre in campo, avremo poi modo di scambiarci qualche parola. Magari parleremo della partita e del futuro delle squadre".
Chi ti ha voluto effettivamente alla Roma?
"So che quando la squadra va bene si generano aspettative. Io sono una persona contraria all'euforia almeno in questa fase. L'euforia deve esserci dopo una finale vinta. Sono un realista e la realtà dice che abbiamo vinto 3 gare, ma per me è avere la consapevolezza che domani c'è una sfida diversa e difficile. Il resto lo tengo fuori. Siamo solo all'inizio e ci sono ancora molte partite da giocare e non abbiamo conquistato nulla. E' positivo che la gente creda in noi. Siamo tutti impegnati affinché nessuno devi da questa strada. Io ho sempre trattato con Fienga e Petrachi"
fonte tmw.com