01/08/2019 | 16.20
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E se fosse Malinovskyi il vice Ilicic?

L'amichevole disputata con il Norwich ha mostrato un'Atalanta decisamente in palla rispetto ai tempi prestabiliti. La condizione sicuramente verrà migliorata tra un mese a questa parte, ma sul piano tecnico la squadra di Gasperini non ha perso tutta la sua qualità e il suo dinamismo. Anche i nuovi arrivati sembrano già aver assimilato i dettami tattici dell'allenatore di Grugliasco che però ancora non può ritenersi soddisfatto in chiave mercato. Mancherebbero ancora due tasselli per completare l'opera: l'erede di Mancini e il vice Ilicic.
Se per il primo non c'è fretta di agire, per il secondo ogni giorno che passa si sfoglia la margherita. I prezzi imposti dal mercato non convincono Percassi, perchè 25 milioni per qualcuno che farebbe da secondo allo sloveno sono decisamente troppi, e più passa il tempo, più si profila il classico acquisto low cost di fine agosto.
 
Ma potrebbe esserci una sorpresa, perché contro il Norwich Malinovskyi ha dimostrato di poter assumere le sembianze di un jolly tuttofare che all'occorrenza può adattarsi ad ogni ruolo. In particolare, quello da trequartista, adottato proprio contro gli inglesi, subentrando allo svogliato (e affaticato) Ilicic. Un impiego decisamente inedito ma non nuovo all'ucraino che al Genk spesso aveva ricoperto quel ruolo tra le linee e che sembra non aver dimenticato del tutto. Con Gomez spostato in avanti affianco alla punta, la presenza tra le linee dell'ucraino garantirebbe quella quantità e qualità che l'anno scorso era stata chiesta a Papu Gomez, e che ora potrebbe fargli risparmiare tante energie in ottica campionato, ma soprattutto Champions. All'occorenza Malinovskyi può sostiture entrambi, garantendo così là davanti un turno di riposo a tutti, che in ottica Champions potrebbe rivelarsi fondamentale. Con un jolly così, quindi,  vale la pena svenarsi sul mercato?
 
Conferme potrebbero arrivare già domani contro il Leicester, perchè in fondo Gasperini quando c'è da valorizzare una risorsa è sempre  pronto a rischiare.
 
Marco Alborghetti
By staff
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