05/01/2018 | 15.23
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DI FRANCESCO: "Nainggolan non convocato, chi sbaglia paga"

DI FRANCESCO:

Alla vigilia della gara contro l'Atalanta, la prima di questo 2018 giallorosso, il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

Inizia Di Francesco:
"Prima che mi chiedete di Radja Nainggolan ne parlo io, così poi parliamo della partita. Con la linea guida dettata sempre dalla società e pienamente condivisa da me e condivisa e accettata pienamente da Radja Nainggolan il giocatore non sarà convocato per l'Atalanta. Questa si lega ad un modo di fare che deve essere continuativo per chiunque dell'AS Roma, calciatori e chi rappresenta la Roma, sono cose inaccettabili e non saranno più accettate. Chi sbaglierà pagherà nello stesso modo. Questa è la linea, Radja non sarà convocato".

Quanto può incidere la differenza di stati d'animo tra Roma e Atalanta?
"Hanno fatto un'impresa col Napoli, ma perso col Cagliari. Hanno ritrovato grandissimo entusiasmo con la vittoria contro il Napoli. E' la squadra peggiore da trovare in questo momento, dove non facciamo gol e non troviamo risultati positivi. Dobbiamo essere competitivi, determinati, l'Atalanta ci darà filo da torcere. Dobbiamo avere anche noi grande entusiasmo, c'è la possibilità di essere a sei punti dalla vetta. E' nostro dovere affrontare questa partita per vincerla. Abbiamo grandissimo sostegno della nostra gente e del nostro pubblico."

Cosa può mettere in difficoltà la Roma del gioco dell'Atalanta?
"Io credo che anche l'Atalanta può essere messa in difficoltà dalla Roma. Loro sono bravi ad aggredire nella nostra metà campo. Dobbiamo cercare di portare aggressività nella loro metà campo."

Cosa è successo alla Roma sotto il punto di vista della mentalità?
"Condivido la mentalità del direttore pienamente. Si acquisisce anche nei momenti negativi, come questo. Dobbiamo avere ancora più forza. Qualcosina emotivamente potremmo aver mollato, noi dobbiamo essere bravi a riavere l'attenzione che avevamo in precedenza. Il filo è sempre sottile tra partita vinta e persa. In questo momento dobbiamo essere incudine. Silenzio, lavoriamo e portiamo a casa i tre punti."

De Rossi?
"Non sarà convocato, si è riacutizzato il problemino muscolare avuto in settimana."

La Roma sta subendo diversi gol su cross, è un dato casuale?
"In Serie A i gol sono segnati in area di rigore in grandissima percentuale. C'è stato qualche posizionamento sbagliato, ma anche tanti fatti bene. Sui calci piazzati abbiamo provato l'uomo, nell'ultima partita abbiamo fatto la zona, la differenza sta nell'attenzione. Mi auguro che non accadano gol come con Torino e Juventus. Se uno stacca un metro più in alto degli altri è stato bravo."

Un'analisi del momento di Strootman?
"Secondo me più se ne parla e peggio può essere. Ha un carisma, una forza tale e una capacità di uscire dalle difficoltà da grande professionista. Si allena sempre ad altissimo livello. Dal punto di vista fisico fa sempre una prestazione di grandissimo livello. Con dedizione e lavoro riuscirà a fare gol e assist. Non ci riuscirà da solo, ma insieme ai suoi compagni."

Quanto conta la figura di Totti in questi momenti?
"Francesco è fondamentale, anche se voi ne sapete più di me di quanto successo. Francesco era col direttore e ha grandissima conoscenza dei calciatori, conosce benissimo lo spogliatoio. E' un grandissimo vantaggio averlo, non lo dico tanto per dire. Sta facendo un percorso importante da dirigente. Stiamo dando qualcosa di importante a lui per la sua futura carriera."

Perché aspettare così tanti giorni per comunicare la decisione di Nainggolan?
"Non chiamo nessuno, io vengo in conferenza e lo dico. Ci vuole ponderatezza, è una situazione anomala. L'importante è aver fatto una scelta, non è importante puntualizzare. Io potrei averla fatta il primo gennaio."

Schick?
"Domani non giocherà in coppia con Dzeko, ci sarà lui o Schick. Anche due mesi fa quando non giocava lo monitoravo costantemente, deve maturare e gradualmente deve farlo. È un patrimonio del calcio, poi sì con il Sassuolo ha giocato male e non giustifichiamo nessuno, poi se nel sistema non vengono esaltate determinate caratteristiche è un conto, con il lavoro e la predisposizione, con la sua umiltà può dimostrarci di essere il giocatore visto con la Sampdoria, ci puntiamo eccome su Schick".

Cosa si aspetta dai nuovi acquisti nel 2018?
"In alcune situazioni ho effettuato delle scelte un po' forzate, delle volte è andata bene e delle volte ho sbagliato io, io devo mettere in campo i giocatori per valutarli. Io dico che sono stati utilizzati il giusto per adesso".

La Roma deve fare un cambio di mentalità a partire dalle coppe?
"Non siamo usciti in Champions, il problema non è tanto uscire e non uscire, ma è non accontentarsi. Non ci dobbiamo accontentare e non dobbiamo massacrare tutti. Ci sono degli errori e vanno migliorati, però il passaggio è quello che dici tu, bisogna dare il massimo e cercare di non tralasciare nulla. Il tutto parte da comportamenti anche fuori dal campo. E' determinante per diventare una squadra vera, bisogna capire che tutto nasce dal non trascurare nessun dettaglio

fonte romaforever.it

By marcodalmen
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