02/12/2016 | 11.44
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Gagliardini, l'uomo che parla bergamasco

Immaginatevi da bambini, con avvolta intorno al collo la sciarpa della vostra squadra del cuore. Allo stadio siete venuti per cantare e sostenere i vostri colori per oltre novanta minuti. Poi immaginatevi a  rincorrere il pallone sul rettangolo verde con addosso gli stessi colori che portavate addosso fino a qualche anno prima. E infine prima di svegliarvi dal sogno immaginatevi di sfidare la Germania con la maglia della nazionale. Bene, Roberto Gagliardini non si è mai svegliato da questo sogno, perché per lui tutto ciò è realtà.

Nato e cresciuto a Bergamo, precisamente nel 1994, è da sempre un tifoso della Dea, oltre che un centrocampista centrale ormai di riferimento per la nuova Atalanta di Gian Piero Gasperini; Gagliardini ha fatto tutta la trafila nel produttivo settore giovanile degli orobici, giocando come centrocampista e persino fra gli attaccanti. Si è fatto le ossa in Serie B, con le maglie di Cesena, Spezia e Vicenza, collezionando in tutto 49 presenze e 3 reti tra i cadetti. Nella sessione invernale del calciomercato 2016 viene richiamato alla base, pronto, ma non troppo per il grande salto di categoria. Infatti per l’esordio tra i grandi deve aspettare fino all’ultima giornata di campionato, contro il Genoa.

 

Gagliardini convince, e in quel di Bergamo sono pronti a puntare sul ragazzo. Rinnovo di contratto fino al 2021, in omaggio arrivano le redini del centrocampo atalantino. Il nuovo allenatore, arrivato proprio dalla Liguria, punta su di lui  fin da subito credendo nelle doti del giovane centrocampista. Vede in lui molti margini di miglioramento, ma nella partita contro il Napoli il ‘Gaglia’ partirà subito titolare, contribuendo notevolmente ad una vittoria storica.

Da quella domenica Gasperini non può più fare a meno del giovane Roberto: mediano prestante, forte fisicamente e abile sia in fase di contenimento che nell’impostazione del gioco.

 

Mino Favini, storico responsabile dello scouting dell’Atalanta, adesso si coccola l’ennesimo gioiello di Zingonia. Ma già due anni fa dipingeva il giovane Gagliardini come una classica mezz’ala. Abile a impostare e a inserirsi senza palla ma meno bravo a rompere il gioco avversario. Gli anni di cadetteria e l’esperienza di Gasperini con i giovani hanno forgiato un centrocampista tuttofare. Un giocatore a 360° capace di guidare il centrocampo di questa splendida Atalanta.

Statistiche di Squawka.com

Statistiche di Squawka.com

Il duro lavoro ripaga sempre, lui ne sa qualcosa e sta rispondendo prontamente ogni domenica con numeri da grande centrocampista, vedi la precisione nei passaggi che raggiunge un clamoroso 84%.

Le recenti prestazioni di alto livello hanno attirato le attenzioni delle grandi squadre, ma Roberto a Bergamo ci è cresciuto e ha scelto di dare tutto per questa maglia.

 

Lo scorso 7 novembre arriva prontamente la telefonata di Ventura. L’infortunio del bianconero Claudio Marchisio apre le porte della nazionale maggiore al giovane talento nerazzurro, che si presenterà letteralmente incredulo e senza parole a Coverciano, pronto ad intraprendere la nuova avventura. Gagliardini si è guadagnato la nazionale sul campo, lottando con la maglia degli orobici e, zitto zitto, si sta dando da fare per conquistare in ogni modo anche la casacca azzurra.

Roberto Gagliardini è nato e cresciuto a Bergamo, il calcio è il suo mestiere e l’Atalanta la sua fede. Suona anche bene come ritornello da cantare in curva, ma si tratta della verità, quella per cui uno tra i più lucenti gioielli dell’Atalanta parla bergamasco.

fonte numerosette.eu

By marcodalmen
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