11/10/2019 | 12.40
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Gasp indelebile sulla pelle

All’interno della grande famiglia del Club DeaDalmen c’è Gianpietro Pellegrinelli, 46enne innamorato atalantino, che all’indomani della sconfitta dolorosa con lo Shakhtar, ha deciso di tatuarsi sulla spalla il nostro Condottiero Gasperini.

Lo ha intervistato per noi Pagno, per capire quella che appare come una “follia” persino a lui che vive a pane e Atalanta.

Pietro, sei certamente un mito ma, fattelo dire, un po’ folle. Da dove nasce questo amore che ha portato a rendere indelebile il tuo “amore” per la Dea?

“L’amore per l’Atalanta nasce da quando avevo 6 anni. Mi recavo allo stadio con un amico di famiglia perché mio papà non poteva permettersi di pagarmi il biglietto della partita. Aiutavo questo amico di famiglia a fare il parcheggiatore davanti alla tribuna per i “signorotti” e poi sgattaiolavo dentro lo stadio. Il più delle volte sono riuscito a non farmi beccare, e da lì è nato l’amore indissolubile per la Dea.”

I tatuaggi sono per sempre, gli allenatori dell’Atalanta passano, ti diranno in molti. Ma quello che ha fatto Gasperini per l’Atalanta è senza dubbio storico ed eterno, ti ha spinto questo?

“Proprio così Pagno, sotto il mezzobusto del Gasp che mi sono tatuato sul braccio c’è scritto: < A te che hai fatto la storia >. E lui, la storia, l’ha fatta davvero qui a Bergamo. E anche se un giorno andrà verso altri lidi, quello che ha compiuto qui, resterà indelebile. Come il mio tatuaggio.”

Per te che segui la Dea da sempre e ovunque, dove può arrivare questa Atalanta? Possiamo sperare in una “follia” anche nei risultati?

“Lo dico sempre a tutti, il Gasp ci può regalare anche lo scudetto. Me lo sento, è una sensazione troppo forte”.

Ieri hai incontrato Gasperini, ti ha dato del matto?

“No, ma sicuramente l’ha pensato. Quando lo incontro a Zingonia è sempre cordiale e quasi a disagio per l’enorme affetto che io, e tutti i tifosi, gli regaliamo. E’ una grande persona, davvero. Persino ieri, lui reduce dall’operazione ai calcoli, ha chiesto a me come stavo”.

Grazie “folle” Pietro.
Potere della grande Atalanta di oggi, ma anche dell’amore che lega i tifosi da sempre.
Un amore viscerale ed eterno che da oggi, Pietro, ha scolpito anche sulla pelle sotto le sembianze di Gasperini, che sta regalando sogni inimmaginabili.


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By staff
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