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IL MISTER: "Disposto a lasciare sono rimasto per il vostro affetto"



Kilometrica intervista oggi sulla Gazza a Gasperini, la riportiamo in gran parte ma non possiamo fare copia incolla.

Ecco una nostra sintesi dell'articolo di Luigi Garlando

 

"Torneremo con la rabbia per non esserci qualificati in Europa e che vedo nella nuova struttura dirigenziale"

"Annata negativa quella trascorsa? magari non al livello delle altre pero' è la sesta di sempre e in Europa all'andata abbiamo fatto ottime partite e battuto la Juve a Torino dopo una vita"

"Non ho mai rimproverato ai miei mancanza di impegno e abnegazione"

"Lo dicono tanti altri: siamo esempio per loro e lo vedi da come ci affrontano aggredendoci piu' di prima soprattutto molte piccole che stanno rinnovando il gioco piu' delle grandi"

"Il trucco sta nel sapere inventare sempre qualcosa di nuovo perche' la concorrenza prima o poi ti imita basti vedere quanti ora giocano a 3 in difesa"

"Nei miei anni a Bergamo abbiamo il record di gol 449, come l’Inter, più di Juve (443) e Milan (374). Sapevo di avere i giocatori per proporre quel gioco tranne nell'ultimo campionato che quella capacita' e' venuta meno. Ha contato molto l'assenza di Zapata basta vedere che il nostro cannoniere è stato Pasalic con 13 gol"

"Abbiamo perso la qualità e la forza per entrare in area. Muriel, Malinovskyi, Miranchuk, Boga girano al largo. Abbiamo perso Ilicic. Queste difficoltà ci hanno impedito di vincere partite dominate. Empoli, Genoa, Salernitana, Cagliari...tutti punti persi. Colpa nostra. Bastava vincerne 2-3 per stare con la Juve. Ma non facevamo gol"

"Anche per quanto riguarda i laterali non si sono ripetuti gli ultimi campionati. E' partito Gosens e quelli rimasti hanno reso tutti un po' meno"

"Nuovi campioni avrebbero portato interesse, competitivita, entusiasmo. C'e' gente in squadra che c'era prima che arrivassi. Ho chiesto alla societa' di non restare fermi, cosa che un po' e' successa dopo i tanti introiti dovuti alla vendita di alcuni migliori e agli introiti Champions. Negli ultimi 2 anni era l'occasione giusta per inserire nuova gente di peso, come hanno fatto altri tra gli squadroni. Sono arrivati altri profili"

"Non dico che non abbiamo speso, basta vedere che tra Musso, Demiral e Boga si e' speso circa 65 milioni, mai l'Atalanta se lo era permesso, pero' per l'attacco penso si sia pensato poco e ci siamo ritrovati a svolgere un inutile tic tic tic toc al limite delle aree altrui"

"Mi spiego, il problema non e' Boga ma è stato pagato tanto, come un campione decisivo, quando e' ancora un po' individualista e deve migliorare. Ma e' ancora giovane"

"Abbiamo perso certe caratteristiche anche fisiche. Anche in statura. Non segniamo più di testa. Il mercato dovrà tenerne conto"

"La difesa ritengo abbia fatto comunque spesso bene anche se abbiamo preso qualche gol di troppo in contropiede e tra le gambe. Meno risolutivi in attacco abbiamo dovuto lasciarci troppi uomini esponendoci dietro"

"Son curioso di Scalvini, voglio studiarlo bene in ritiro, ha tutto anche l'intelligenza. Pero' contro gente come Theo Hernandez che ci ha fatto gol da solo a San Siro ci metto ancora deRoon"

"Il mercato? serve ringiovanire e rinforzarsi anche se è un po' difficile che le due condizioni si trovino e servira' piu' di un mercato per tornare dove eravamo"

"C'e' ancora l'entusiasmo che c'era il primo anno a Bergamo, nessuna crisi del settimo anno"

"Stimero' e ringraziero' sempre i Percassi, ultimamente mi son messo in discussione io stesso con loro, ma non mi hanno voluto nemmeno ascoltare"

"Gli americani? mi emoziona che si parli di noi nel mondo e per loro e' un occasione. Per ora ho solo parlato con Pagliuca 5 minuti"

"Ho un legame molto forte con la citta' e durante l'ultima di campionato in tanti mi hanno chiesto di restare, io ero pronto a lasciare se la societa' avesse voluto. Affetto e fiducia mi hanno tenuto qui e faro' di tutto per ricambiare"

"A Bergamo ci sono le condizioni per lavorare bene e meglio per rafforzare ancor piu' lo spirito di appartenenza. Ma tutto deve essere basato sui valori e non sui risultati. Io l'asticella non l'abbassero' mai, dal primo all'ultimo giorno qui. Ma non dobbiamo pretendere la Champions tutti gli anni altrimenti mancano i presupposti di saper costruire con umilta' tipici dell'Atalanta"

"E' il momento di capire cosa possiamo fare e dove possiamo arrivare partendo dall'ottavo posto. Il calcio cambia alla svelta, specie con tanti soldi in ballo"

"Se ci riferiamo solo alle cose straordinarie fatte negli anni scorsi, ci troveremo in grande difficoltà. Avere l’ambizione di ripeterci è scontato, io non parlo di traguardo salvezza, ma non possiamo avere la convinzione di essere una big. Noi non siamo un big. Lavoriamo per diventarlo.E intanto diamo battaglia.
Ci divertiremo"

 

 

sintesi di Calep dal cartaceo

 

 
By marcodalmen
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