04/11/2016 | 09.55
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Gasperini: "Noi come il Bilbao, tanti giovani interessanti"

Gian Piero Gasperini si gode l'ottimo momento della sua Atalanta. Dopo undici giornate di campionato, i bergamaschi sono in zona Europa League, per la gioia del suo tecnico: "Il segreto di questi risultati è il lavoro - dice alla 'Gazzetta dello Sport' - Ci è voluto un po’ di tempo perché ho trovato un gruppo di 27 giocatori e quindi è servito un bel rodaggio per me e per loro. In squadra ci sono alcuni senatori e alcuni giovani: un mix interessante che ho dovuto studiare. Nel corso degli allenamenti mi sono accorto che molti ragazzi erano pronti per giocare. Tra l’altro il presidente sogna una rosa composta prevalentemente da giovani del vivaio e così ho potuto accontentarlo".

I GIOVANI - "Se fossimo partiti bene sarebbe stato più difficile inserirli. Però sapevo che avevano grandi risorse. Si trattava solo di gestire i tempi, ho dovuto accelerarli in base ai risultati. Io ero a un passo dal precipizio, quasi fuori, è vero: la vittoria con il Crotone, meno scontata di quanto si possa pensare, è stata utile, ma la vera svolta è arrivata contro il Napoli".

IL PRESIDENTE - "Mi ha sempre sostenuto. Gli piace la mia filosofia, ma anche in altri club noto finalmente la riscoperta dei giocatori italiani e possibilmente giovani. Prima si cercava di più lo straniero, anche per motivi economici. Adesso la situazione è un po’ cambiata".

PETAGNA - "Ha caratteristiche importanti. In ritiro non era in forma, forse non era abituato ad allenarsi bene. Adesso è in grandi condizioni fisiche. Sono curioso di vedere la sua evoluzione. L’allenatore non può dare a un giocatore più di quello che ha, ma può aiutarlo a tirare fuori il massimo. Io, con Petagna e con gli altri, ci sto provando".

KESSIE - "Tecnicamente ha una buona base. E poi ha uno strapotere fisicao impressionante. Immagino che possa andare un giorno in una grande squadra. Anche perché lì servono giocatori con la sua fisicità: le squadre italiane in coppa non soffrono tatticamente o tecnicamente, ma fisicamente. Negli altri campionati c’è un’intensità maggiore. In Italia abbiamo perso un po’ il gusto latino per il gioco cercando di recuperare il gap atletico e siamo a metà del guado. Kessie, in questo senso, potrà diventare un giocatore importante perché ha tutto".

GAGLIARDINI - "Mi impressionò due anni fa, in ritiro ha avuto alti e bassi, ero titubante. Ma è straordinario: ha tecnica, fisico, visione di gioco, le potenzialità per diventare un centrocampista importante. A volte con i giovani bisogna solo trovare la chiave giusta. Vale lo stesso anche per Conti: aveva doti evidenti, ma un’evoluzione così rapida era difficile da prevedere".

SPORTIELLO - "E’ un portiere molto forte, che ha perso il posto a causa di alcune prestazioni negative. E nel frattempo Berisha è stato bravo. Ma sono sicuro che Sportiello uscirà da questa situazione più forte di prima".

INTER - "Ferita aperta? No. Mi è successo di batterla, di finirle davanti in campionato. E’ stata un’esperienza che mi ha fatto soffrire, un brusco stop per me. Ma non credo di aver fatto danni all’Inter".

OBIETTIVO - "E’ un momento bellissimo, ma sarà difficile difendere questa posizione. Per arrivare in Europa bisogna sperare che alcuni grandi club falliscano la stagione. L’Atalanta deve pensare a crescere di fascia. Si può perché la società è seria, le strutture ottime, il pubblico passionale e nel settore giovanile ho già visto ragazzi interessanti. Il progetto è chiaro e poggia sui giovani del vivaio: un’identificazione molto forte sul territorio. Un’Atalanta sullo stile dell’Athletic Bilbao, magari senza arrivare a quegli eccessi: perché se c’è un ragazzo bravo che non parla il dialetto bergamasco io lo prendo volentieri eh...".

 

Fonte: calciomercato.it

By Gandalf
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