Gasperini secondo il corriere
Bel ritratto di Gasperini tracciato oggi sul Corriere della Sera da Andrea Sereni. Di seguito un sunto di quanto il giornalista ha pubblicato sotto forma di schede.
L'apertura riguarda come il modo di vedere il calcio di Gasperini abbia cambiato quello che si intendeva a Bergamo prima di lui. Il suo calcio viene descritto come aggressivo, diverso (soprattutto in relazione agli inizi della sua esperienza bergamasca), asfissiante nella sua perfezione.
Il calcio portato da Gasperini in Europa viene definito sorprendente come solo quello di Guardiola all'inizio, questo nonostante le sue idee lo abbiano portato ad un fallimento grande come l'esperienza all'Inter post Triplete.
Si passa poi ad un po' di biografia di Gasp, nato a Grugliasco dove è andato alle elementari al "villaggio Leumann" dal nome dell'imprenditore svizzero del tessile (un po' come l'analogo Legler di Ponte San Pietro). Il padre operaio dell'indotto Fiat, la mamma commerciante non ci sono più ma vivono ancora li la sorella Susanna ed alcuni zii. Questo consolida le radici torinesi tanto da indurlo a recarsi spesso presso i luoghi della sua infanzia.
La decisione di diventare calciatore nasce quando il papà lo porta allo stadio all'età di 10 anni a vedere la Juventus e lui si innamora di Anastasi. Entra nelle giovanili della Juventus notato da Mario Pedrale e li rimane fino ai 19 anni. Si racconta che avendo lo stesso numero di scarpe di Causio, lo obbligassero a portarle quelle del "barone" per dargli la forma e rodarle un po'. Come calciatore non diventa mai un top, guardando a quel periodo lui si definisce un centrocampista rapido e tecnico, quello che oggi si identifica con buoni tempi di inserimento, per arrivare ai massimi livelli però gli manca il fisico (forse è per questo che i giocatori li vuole quasi tutti fisicati?).
Nel 1980 si sposa con Cristina, hanno due figli Davide ed Andrea che vivono a Torino fuori dal mondo del calcio. La moglie è insegnante e lo segue ovunque, è un tipo molto tranquillo e riesce a placare il fuoco che arde nel marito. A Gasp piace sciare e lo fa anche bene, spesso d'inverno ci va nei giorni liberi ed è possibile trovarlo vicino a Bergamo per esempio a Montecampione od a Ponte di Legno.
Gli piace molto vivere Bergamo, spesso va fuori a cena o per un aperitivo, ama frequentare Piazza Pontida a Bergamo bassa ed il Caffè del Tasso in città alta. Esce con la moglie o con Tullio Gritti, molto più di un secondo essendo un grande amico.
La difesa a 3 è uno dei marchi di fabbrica di Gasperini ed è ispirata all'Ajax modello che adora e che resta il suo punto di riferimento come indicato in diverse interviste. Gasp tende però a non dare troppo peso ai numeri, i giocatori sono sempre in movimento per cui il giocare con gli stessi uomini per un buon periodo di tempo aiuta molto a capire e ruotare. Viene citato ad esempio di questa intercambiabilità di ruoli, uno degli ultimi arrivati, il difensore Demiral che ha fatto a Napoli un goal da centravanti, l'importante è portarlo lì con i modi giusti.
Altro punto che connota fortemente il modo di allenare di Gasperini è il suo lavoro sulla testa dei giocatori. Lo spogliatoio di Zingonia è colmo di aforismi, proverbi e frasi per motivare. Una delle preferite è quella di Michael Jordan: "Ventisei volte mi sono preso la responsabilità dell’ultimo tiro e ho sbagliato. Ho fallito più e più volte nella mia vita. Ed è per questo che ho avuto successo". Negli spogliatoi sono anche appese foto di lupi divisi in tre gruppi, Davanti ci sono quelli che dettano il ritmo, in mezzo i più forti che difendono dagli attacchi, l'ultimo da solo è il capobranco che si assicura che nessuno resti indietro, tiene il gruppo compatto e corre ovunque ci sia bisogno. Il messaggio è chiaro, il leader non si deve limitare a stare davanti ma deve prendersi cura della squadra.
Gli è capitato anche di fare il commentatore TV per la RAI durante il mondiale 2010 in Sudafrica e per gli Europei 2012 oltre ad aver commentato una partita di Champions fra Milan e Barcellona.
Che Gasperini esalti e valorizzi i propri giocatori è un dato inequivocabile in cambio richiede impegno e sacrificio in allenamento, ciò lo porta ad essere in rotta di collisione con alcuni di essi, a titolo di esempio viene citato Martin Skrtel che dopo poche settimane rescinde il contratto motivando la decisione con la durezza degli allenamenti a Bergamo sotto Gasperini. Il secondo esempio è il Papu partito in fretta e furia, il giocatore una voltas arrivato a Siviglia ha accusato l'allenatore di Grugliasco di averlo aggredito fisicamente dopo la partita di CL con i danesi del Midtjylland, la risposta immediata di Gasperini è stato di dargli del bugiardo.
Gasperini fa fuoco e fiamme non solo in allenamento ma anche in panchina arrabbiandosi sia con i suoi giocatori che, a volte, con gli arbitri. A tal proposito riconosce il difetto ma dice anche che il calcio è come il Colosseo e tira fuori gli istinti eccessivi e fa sclerare, aggiunge a sostegno della tesi che anche in tribuna irreprensibili (nella vita) personaggi, sbroccano di brutto. Bisogna ritrovare serenità e per farlo riserva mezz'ora al giorno alla meditazione guardandosi da fuori e questo modus operandi lo aiuta a trovare soluzioni che da dentro non vedeva.
By brignuca