Sul ritiro: "Finisce oggi. Domani mattina ci alleniamo e anche il 25 mattina, poi il 26 inizia il ritiro pre derby. In campo diamo l'impressione di essere una banda, ci mancano solo gli strumenti musicali. Se avessi visto che la squadra non mi segue, per come sono fatto io, sarei andato a casa senza problemi".

Sulla fragilità: "Non c'è da quando sono arrivato io. Ero convinto ci avrei messo meno tempo, forse ho sottovalutato le tempistiche. Mi stanno dando molto di più sulla costruzione del gioco che sulla compattezza che, da quando ho cominciato questo lavoro, hanno sempre avuto".

Sulla partita: "Sui contrasti e sulle seconde palle si sapeva che l'Atalanta poteva avere dei vantaggi. Se potevamo provavamo a verticalizzare per uscire dalla loro pressione e servire Kalinic in uno contro uno. Secondo me abbiamo fatto una buonissima partita oggi, quella che dovevamo fare. Dobbiamo diventare squadra il più velocemente possibile".

Sull'incontro con la dirigenza: "Ci siamo detti che i risultati che stanno arrivando sicuramente non sono positivi. Gli ho dato spiegazioni per quello che vedo io. Il problema principale di questa squadra lo sanno, non c'era bisogno di dirglielo stasera. Parlo con loro 3-4 volte a settimane".

Sulla sconfitta: "Ci son state tante cose che mi son piaciute. Non voglio passare per un ebete, ma gli episodi ci stanno condannando. Non mi è mai capitato di vedere una barriera esterna con 4 uomini e oggi l'abbiamo fatto. La squadra si deve dare una svegliata".

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fonte milannews.it