22/12/2018 | 01.13
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"Genova per noi". Il tuo pensiero per Zena.

Genova, porto di mare, gente che viene e che va.

Città di cantautori, di marinai, di pallone.

Genova è trasferta che rievoca ricordi, alcuni lontani, alcuni recenti, ma sempre di contorno c'è lo stadio Ferraris. C'è la strada tortuosa che porta in città, quella discesa dopo l'autostrada, quei cavalcavia, il mare a destra, la montagna e le case a sinistra. Lo stadio è tra i più antichi.

Si discute tra amici...perchè ogni partita della Dea è il racconto di una favola che sa di eterno, ma quando si parla di Genova scatta qualcosa di strano. Non è lo squadrone odiato di città, non è la rivalità spicciola da squadretta di quartiere. Genova e il Genoa sono la storia del calcio. Lo stadio più antico d'Italia con quella visuale quadrata che dal corner ti fa scorgere tutti i profili della gradinata. 

Poveri loro che a noi porgono tutti le orecchie, e l'urlo atalantino diventa assordante.

Questa sarà la prima partita a Genova per noi dopo la tragedia del ponte Morandi e molti arrivando in città avranno un giusto pensiero per chi non c'è più, perchè la morte non ha bandiere, non ha colore, la morte per noi che viviamo di passioni ci avvicina tutti. Siamo stati vicini a Genova più volte in questi tragici anni, tra alluvioni e smottamenti e disastri vari, perciò mi sento di dire che è una città per cui provo stima, per come ogni volta ha saputo rialzarsi.

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Personalmente a Marassi sponda genoana ricordo  Moralez, doppietta nel 2011, e ancora gol nel 2015. I risultati sempre di 2-2. Un'Atalanta diversa da questa, ma era già l'era Percassi e già si intravedeva che la storia stava cambiando....

E allora condividiamoli questi ricordi:

 

"Pagno:

Chi ci è stato dentro, conosce l’indubbio fascino di uno stadio, definito da sempre, “Il tempio del calcio“.
Lo stadio “Luigi Ferraris”, nel quartiere Marassi di Genova, è il più antico d’Italia ancora in uso.
In una zona anticamente di palude salmastra, il campo da calcio venne costruito nel 1910, all’interno del galoppatoio di una villa cinquecentesca, ancora esistente ed intatta accanto allo stadio.
Non parlo mai degli stadi “degli altri”, ma grazie alla sua struttura a pianta quadrata, ho sempre amato vedere le gare a Genova.
Come su di un palchetto di un teatro, già dagli anni 90, durante le mie prime trasferte, risultava lo stadio più apprezzato lontano da casa.marassi


Indimenticabile proprio contro il Genoa, la vittoria per 2-0 con gol di Bianchezi (Careca III) e Caniggia.
Fu verso la fine del 1991, ricordo un Ferron da nazionale e noi in contropiede ad abbattere i grifoni.
Era un’Atalanta corsara, allenata dal compianto Bruno Giorgi.
Ora è un’Atalanta diversa, che domina.
Non dimenticheremo mai lo 0-5 dell’aprile del 2017, risultato spiazzante ma non casuale.
Perché stiamo vivendo un’era in cui è l’Atalanta che comanda il gioco, sempre.
Crediamoci!
Abbattiamo Marassi!
In senso figurativo, ovviamente, perché Marassi ha quel fascino che deve mantenere ."

Brignuca

"tempi del liceo tanti amici liguri sono andato a vedere la partita nella loro nord, partita ignobile di due squadre mal messe con loro che attaccavano sterilmente e poi a metà secondo tempo la loro rete ed io li come un pistola unico in tutta la curva a non esultare"

Gandalf

Per me Genova è lo spareggio Atalanta-Cagliari del '77, trasferta fatta con mio nonno in uno dei 300 pullman degli Amici (13mila i bergamaschi al seguito della Dea quel giorno! ndr) 

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E per voi? cos'è, Genova per voi?

By sigo
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