Ghislandi, un gol per la storia della giovane Atalanta
La giovane Atalanta ha scritto una piccola pagina di storia, conquistando il suo primo successo in Youth League, la “baby Champions” che vede per la prima volta al via la Primavera bergamasca. Dopo l’unico punto raccolto, non senza rammarico, nelle due sfide contro Dinamo Zagabria e Shakhtar Donetsk, i ragazzi di mister Brambilla hanno svoltato in maniera clamorosa il loro andamento in campo europeo, andando a sbancare il campo del Manchester City. Un 3-1 da applausi quello firmato dalla giovane Dea, un tris in rimonta aperto dal primo gol in Primavera di Davide Ghislandi, che ha scelto un palcoscenico indimenticabile per ritagliarsi un angolino di storia in nerazzurro.
Figlio di Zingonia - Non è un caso che il primo successo atalantino in Youth League porti in calce la firma di un ragazzo che a Zingonia, di fatto, è praticamente nato. Dai primi calci all’Oratorio di Osio Sotto all’ingresso nel vivaio nerazzurro il passo è stato brevissimo. Il primo vagito di una storia d’amore che si è snodata lungo tutto il percorso delle giovanili, impreziosita dallo Scudetto Under 15 conquistato da trascinatore e dal tricolore Primavera arrivato lo scorso giugno. Dopo le tre presenze dello scorso anno, Ghislandi sta iniziando a prendersi un ruolo di primo piano anche nella formazione allenata da mister Brambilla. Quello col City è il primo gol messo a segno nelle sei apparizioni stagionali, un timbro pesantissimo per dare una sterzata decisa al cammino europeo della giovane Dea. Il suo tocco vincente, su assist di Traore, ha permesso all’Atalanta di annullare il momentaneo vantaggio degli inglesi, prima che Piccoli e lo stesso Traore certificassero il definitivo sorpasso che è valso l’aggancio in classifica al secondo posto del girone, a -1 dallo Shakhtar capolista. Oltre a dominare in campionato, adesso l’Atalanta sogna anche in Europa, e può legittimamente mettere nel mirino l’obiettivo della qualificazione alla seconda fase della Youth League.
Perfezionista - Ghislandi è un esterno d’attacco di piede destro, che vede esaltate le sue caratteristiche quando viene schierato sulla corsia mancina, partendo dalla quale può accentrarsi in cerca della conclusione col piede preferito. Tecnica individuale di alto livello, che gli consente di essere in controllo del pallone anche quando lo conduce in velocità, Davide risulta efficace anche quando si libera per il cross, sfruttando un mix di potenza e rapidità per battere il diretto avversario nell’uno contro uno. Lo sviluppo muscolare anticipato rispetto ai coetanei lo ha aiutato nell’imporsi come uno dei trascinatori delle varie under atalantine e azzurre (44 presenze con le nazionali giovanili, dall’Under 15 all’Under 19, con 6 reti all’attivo, ndr.). Struttura che sta tutt’ora affinando, in preparazione del salto tra i professionisti che è ormai dietro l’angolo. Sulle qualità caratteriali, poi, ci sono ben pochi dubbi, perché Ghislandi ha l’atteggiamento tipico dei prodotti atalantini doc: poche parole e tanti fatti, grande spirito di sacrificio e voglia di migliorarsi giorno dopo giorno. Ieri, con il suo gol al City, Davide ha contribuito a scrivere una pagina di storia del settore giovanile del club bergamasco. Ma c’è da scommettere che già da oggi sarà sul pezzo a lavorare, per correggere quei difetti che un perfezionista come lui avrà sicuramente trovato a margine di una prestazione da incorniciare. Una mentalità da piccolo professionista, che promette di portarlo molto lontano.
fonte tmw.com