30/05/2017 | 08.01
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Giulio & CR77

Giulio e CR77 per sempre nella storia dell’Atalanta: grazie ragazzi!

Un mediano ed un terzino, due ruoli che nel calcio moderno hanno un po' perso di significato perché il calcio oggi è globale, sempre meno giocatori specializzati, sempre più giocatori duttili. Una vita da mediano  a recuperar palloni, nato senza i piedi buoni lavorare sui polmoni…una vita da mediano con dei compiti precisi a coprire certe zone a giocare generosi…Così canta Ligabue nella sua canzone che calza a pennello per te Giulio. Ma se cambiamo la parola mediano con terzino calza a pennello anche per te Cristian. Due buoni giocatori che hanno fatto la storia dell’Atalanta ed entreranno nella storia dell’Atalanta per sempre.

Partiamo da te Giulio, arrivato a Bergamo da Terni e per questo accolto immediatamente alla grande da tutti. Annata che culminò con una retrocessione, rimanesti con noi e risalimmo subito e tu sei stato uno dei maggiori artefici di quella promozione e della successiva stagione di serie A. Un coro subito coniato per te, che in realtà poco calza al tuo modo di giocare perché sei sempre stato un giocatore aggressivo ma estremamente corretto. Sempre disponibile, di una gentilezza ed educazione fuori dal comune, gran lavoratore, testa bassa e pedalare, zero polemiche. Così è stata anche la tua seconda esperienza a Bergamo, hai giocato meno rispetto alla prima volta che hai indossato la nostra maglia ma questo poco importa. Perché gli Atalantini ti hanno apprezzato per quanto hai dato sul campo è vero, ma anche per la persona che hai dimostrato di essere fuori dal campo. Con Vin Diesel sul piazzale, andiamo a comandare: carro armato all’attacco! Solo quei cazzoni della procura federale potevano inventarsi quello che si sono inventati per quella volta che alla festa sei salito sul carro armato: coglioni loro, grande tu! Ti prenderai una pausa, tornerai nella tua Mugnano con la tua famiglia, ma continuerai ad essere parte di questa grande famiglia che si chiama Atalanta Bergamasca Calcio. Siamo certi che con la società avete disegnato un ruolo per te che collimi con le aspettative di entrambi. Noi aspettiamo che tu ci scovi da qualche parte lì in terronia un nuovo Insigne o Immobile da portare a Bergamo. Capisci di calcio, sai cosa significa farlo a Bergamo, datti da fare e non stare troppo senza fare un cazzo che senò tà crès la pànsa!

A adesso tocca a te, Cristian da San Gioan Bianc! Cresciuto a Zingonia, ce ne hai messo di tempo per tornare alla base, ma da buona testa dura bergamasca ti eri fissato che prima o poi avresti coronato il tuo sogno da bambino e così è stato. È difficile trovare le parole per riuscire ad esprimere cosa si prova nel parlare del tuo addio al calcio. Non sei Totti, non sei Del Piero, non sei Maldini, forse anzi sicuramente non sei neanche come Gianpaolo che ha giocato solo per la Dea. Però .... perché c’è un però .... tu incarni lo spirito della Nord. L’hai sempre avuto dentro, fin da piccolo, quell’orgoglio di indossare la maglia della squadra della propria città, della squadra per la quale si fa il tifo. Cosa possiamo dire di te, cosa possiamo ricordare? Il metterci sempre la faccia nei momenti difficili, il passare sopra alle assurde critiche che qualcuno, falso Atalantino, ti rivolgeva di tanto in tanto perché non giocavi come Sergio Ramos. Oh figa, tu non sei Sergio Ramos, sei CR77 e noi siamo fieri di te, fieri di quello che sei, fieri di quello che hai sempre rappresentato e di come hai difeso, onorato, sputato sangue per la nostra maglia. La tua presenza nei momenti difficili della nostra vita di gruppo, quella maglietta “rispetto” indossata sotto la maglia, quel tuo esserci quando a noi ci avevano confinato all’esterno della Curva. Quel prendere per il collo quel coglione di Schelotto a S.Siro, ta ghèret de daga u cartù à chèla merda de òm! Quanti momenti, quante emozioni vissute insieme, insegnare il bergamasco a De Roon : tanta roba! Se un bambino nasce Atalantino con il sogno di giocare nell’Atalanta dovresti fargli da padrino al battesimo, ala comuniù e anche ala crisma! Tu che spieghi a Freuler che non si rende conto cosa ha fatto segnando sotto la Nord! Siamo certi che quando hai sentito le parole di Vialli “da avversario non sceglierei mai di far attaccare l’Atalanta sotto la loro curva nel secondo tempo perché loro diventano devastanti e non può essere un caso” dentro di te hai pensato quello che abbiamo pensato tutti noi: brao Vialli, hai scoperto l’acqua calda, è da 110 anni che è così e sarà sempre peggio per gli avversari! Uomo prima che calciatore, su questo non abbiamo mai avuto nessun dubbio e la tua splendida famiglia è lì a testimoniarlo. Anche tu come Giulio rimani nella grande famiglia dell’Atalanta e ci rimani con un ruolo nello staff tecnico che ci permettiamo di suggerire alla società ti dovrebbe mettere a diretto contatto con lo spogliatoio, con la squadra. Perché l’essere dell’Atalanta non è facile, perché averla dentro per i professionisti del calcio è ancora più difficile. Tu sei l’Atalanta ed hai dentro l’Atalanta e se prope i gà rià à fat fa negot de tennico, potà chi ta mète a netà i spogliatoi…ma il tuo posto è li grande CR77!

Un abbraccio a voi due, grandi guerrieri dell’Atalanta, per sempre nella nostra storia!

fonte  sostienilacurva

By marcodalmen
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