Glenn: "stasera me la vedro' accanto al biglietto". INTERVISTA ESCLUSIVA
Siamo in grado di proporvi in anteprima e in esclusiva un'intervista che comparira' in inglese nel podcast dei fratelli atalantini Nigel e Dan nei prossimi giorni.
Un particolare ringraziamento a Florinda per la traduzione
Allora Glenn, quando eri un ragazzo a Goteborg, giovane promessa, quando è stata la prima volta che hai sentito parlare dell’Atalanta?
- C’erano due squadre che stavano cercando di portarmi in Italia, Como e Atalanta, ma l'Atalanta ha mostrato da subito un forte interesse. Il presidente, il figlio del presidente, il manager e mi facevano vedere fotografie della squadra, i campioni che ci giocavano e mi hanno fatto un’ottima impressione. Alla fine non è stato difficile scegliere per me, dopo una settimana di discussione tra Como e Atalanta, comunque per me è stata Atalanta dall’inizio.
Fantastico! E da ragazzo avevi visto partite della serie A, squadre italiane?
- No, non era possibile in Svezia, lì era solo calcio inglese, si potevano vedere solo 3-4 squadre, Svezia e Scandinavia sono sempre state molto appassionate per il calcio inglese.
E avevi una squadra inglese preferita?
- Certo l’Arsenal, e un po’ mi dispiace perché è tanto tempo che non lo seguo, vivo in Italia da molto tempo e in Italia non fanno vedere molto calcio inglese, anche perchè dall’84 al ’94, quando giocavo io, era l'epoca d'oro del calcio italiano con i migliori giocatori del mondo che giocavano in Italia, quindi ho smesso di seguire l’Arsenal anche se rammento tanti campioni, uno dei quali, caratteristico per i lunghi capelli, cercavo di imitare anche nell'aspetto.
Raccontavi del forte interesse mostrato dall’Atalanta, quando finalmente sei arrivato quel primo anno, è stato all’altezza delle tue aspettative?
- Sì, il primo anno è andato davvero bene, l’obiettivo era la permanenza in A, l’Atalanta veniva dalla serie B, tutto è andato bene i primi due anni, poi il terzo anno è stato difficile perché siamo tornati in serie B, ed io ero il giocatore sulla bocca di tutti avendo ricevuto la maggior parte della colpa. Poi per fortuna ci siamo riabilitati sul campo, funziona così per i giocatori più in vista, quando va male vieni criticato, quando va bene, vieni elogiato più del dovuto.
Eri proprio il giocatore che impersonificava lo spirito dell’Atalanta, Glenn e hai dovuto sopportare il peso di quel periodo lasciando immagini e anedotti iconici per noi tifosi…. Poi l'Europa nell'88 , il Galles, Creta, Lisbona...
- E’ stato bello, giocavamo nella serie B. La prima partita, ero il capitano, perché nessuno dell’Atalanta parlava inglese, quindi hanno detto “Glenn devi farlo tu perché parli inglese”. L'esordio è stato un po' shockante con la sconfitta in Galles ma ho ricordi dolci di quel doppio incontro con il Merthyr, qualche galles mi scrive ancora adesso, per noi è stato bello, per loro probabilmente la partita più importante.
Poi la semifinale, come è stato giocare contro il Malines?
E’ stato grandioso perché tutte le squadre di serie A erano già state eliminate, quindi eravamo rimasti noi, che cercavamo di tornare in serie A e quell’anno ci siamo riusciti, anche se è stata dura perche' la B è sempre lunga e difficile.
Giocare in semifinale con i belgi è stato unico per l'ambiente familiare e amichevole tra le squadre e i tifosi, con anche loro una piccola squadra in un piccolo stadio, dove abbiamo perso 2 a 1 ma abbiamo giocato molto bene. Poi il ritorno a Bergamo, forse la più bella serata che ricordi nella mia carriera: un tifo fortissimo, nessun problemo prima, durante e dopo, l’unica cosa è che abbiamo perso, siamo stati sfortunati, ma ricordo, la partita iniziava alle 7 della sera, ma alle 4 lo stadio era già pieno, erano già tutti lì, indimenticabile, anche se abbiamo perso i tifosi ci sostenevano, una serata che non dimenticherò, un incontro di famiglia, puro sport.
Le foto di quella semifinale sono incredibili, stavo per chiederti di una partita che vorresti rivivere, probabilmente è questa semifinale?
Sì ma ricordo anche l’ultima partita a Bergamo contro Messina, dovevamo vincerla ed eravamo stremati. Per loro non era una partita importante ma ci hanno messo alla corda. Ricordo a pochi minuti dalla fine, loro avevano un calcio d’angolo e uno di loro che stava per tirare a colpo sicuro ed io che sono riuscito a bloccare il tiro muovendomi con una velocità che non pensavo neanche di avere.
Sapevo che poteva essere la fine di tutto, mi sono detto “Devo fermare quel fottuto tiro” e ce l’ho fatta, tutti erano in campo, poi l'invasione a tre minuti dal 90°, altri tempi ma che bello
Hai giocato nella coppa Uefa, nell’89 e 90, sei arrivato ai quarti di finale e hai giocato contro l’Inter, qual è stata la differenza rispetto alla coppa delle coppe?
Avevamo una grande squadra e siamo stati sfortunati, potevamo andare anche piu' avanti di quanto abbiamo fatto.
Glenn non hai avuto molti infortuni vero? Con chi ti sei trovato particolarmente bene?
Nessuno in particolare, la cosa bella era proprio il sentimento di squadra, si doveva lavorare insieme, mi ricordo che era come avere due lavori, il presidente mi ha chiesto di occuparmi della squadra, parlare con chi aveva bisogno, poi c’era la partita e cominciava il mio vero lavoro, era una responsabilità importante quella che mi affidava il presidente, ero il capitano in campo ma anche fuori
E questo è il motivo per cui sei così amato dai fan, Glenn
Anche Mondonico mi ha riconosciuto questo ruolo, ricordo che c’era una discussione nello spogliatoio ed io sono intervenuto dicendo a Mondonico “No, non si fa così”, io ho sollevato un obiezione e lui dopo un po’ ha detto “Hai ragione” davanti agli altri calciatori. Non succede spesso ma la fiducia era reciproca e totale.
Nel 1982 hai giocato contro il Valencia? E secondo te come andrà stasera?
A porte chiuse sarà molto negativo per il Valencia senza i tifosi, penso che l’Atalanta abbia notevoli chances per andare ai quarti, poi potrebbe avverarsi il mio sogno, forse farò il commentatore per la televisione svedese, per la squadra che tengo, lo spero tantissimo
E cosa ti piacerebbe succedesse in quella partita?
Non voglio dire nulla! L'Atalanta sta andando benissimo, fanno tanti gol, neanche a farlo apposta 7 è il mio numero preferito, è una splendida squadra. Mi godro' la partita in tv stasera con a fianco il biglietto acquistato, ci sarei andato volentieri!