14/09/2017 | 18.40
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Gli auguri della Gazza all'Atalanta per l'avventura europea

Bell'articolo di Luigi Garlando, uno dei giornalisti emergenti de La Gazzetta dello Sport e tra i piu' vicini all'Atalanta

 

"She's got a ticket to ride". La Dea ha un biglietto per viaggiare e se ne andrà per l'Europa.
"Non so perchè sta volando così in alto. Dovrebbe pensarci due volte", ragionavano i Beatles nella stessa canzone.
Ma no, fa benissimo l'Atalanta a puntare il cielo e a non fermarsi. Con un prodigioso miracolo balistico ha fatto coincidere il proprio compleanno numero 110 con il punto più alto della propria parabola calcistica: mai aveva chiuso un campionato di Serie A al quarto posto, mai aveva raccolto così tanti punti, 72.
L'Europa League è il meritato riconoscimento al capolavoro di Percassi, è il viaggio premio on the road dopo la Laurea, che ben si addice a questa Atalanta piena di sbarbati. La Dea è ben attrezzata per il tour in Europa, come hanno dimostrato le amichevoli estive. Se un tempo il calcio bergamasco veniva identificato con la più ortodossa tradizione italiana, fatta di solidità difensiva e attitudine alla battaglia, dopo la rivoluzione di Gasperini è rimbalzato nel futuro.
Zingonia è una Silicon Valley del nostro pallone dove si collaudano idee nuove. I terzini dell'Atalanta attaccano i pali altrui ad ogni possesso di palla, tutta la squadra si difende correndo in avanti alla caccia del pallone, non esistono intercapedini di riposo tra un'azione e l'altra, ma un'unica altissima intensità di corsa.
Questi sono i principi moderni che il calcio internazionale da tempo premia regolarmente. Sono le normative comunitarie che devono essere rispettate per avere fortuna oltre confine. In questo senso, grazie al sapiente magistero del Gasp, la Dea è perfettamente a norma e può circolare con legittime ambizioni di felicità. A dispetto di un sorteggio velenoso. Atalanta sarà anche una Dea, ma deve avere litigato con la collega bendata, perchè pescare Everton e Lione non è stata una botta di fortuna.
L'Everton, con il ritorno dopo 13 anni di Wayne Rooney e con alcuni dei migliori talenti inglesi, vuole stabilizzarsi nell'area Champions della Premier. Il Lione ha venduto stelle (da Lacazette a Tollisso), ma ha conservato solidità ed esperienza internazionale.
Non c'è da spaventarsi, semmai da esaltarsi avvicinandosi a incroci del genere. Il Papu Gomez attende Rooney col piede fermo del Colleoni: non abbasserà lo sguardo.
A Novembre i Fab Eleven nerazzurri andranno a suonare nella città dei Beatles senza paura. Il Gasp, come Mother Mary, sussurrerà parole di speranza. Let it Be.
Lascia che sia. Buon viaggio, Atalanta.

trascrizione di SIGO

By staff
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