Gli ululati schifosi che ho sentito ieri - by Pagno
Sporadici, a macchia di leopardo, della durata di pochi secondi, isolati, e subito spenti sul nascere.
Ma poco importa.
Perché io, li ho sentiti, e mi assumo la responsabilità di quanto scrivo.
Perché sono stato il primo a difendere la nostra tifoseria all’epoca dei fatti di Parma.
Ma ieri, al primo anello blu, li ho sentiti almeno in 4 occasioni.
Nei primi 3 casi non sono riuscito ad identificare l’autore.
Nel quarto, ed ultimo, sì.
Mi era accanto, sulle scale, nei minuti di recupero.
Era un ragazzo sui trent’anni, forse qualcuno in meno.
Stava scendendo dal bar, posizionato in cima alla gradinata.
Nella mano destra teneva un bicchiere di plastica contenente birra.
L’ululato è durato 2/3 secondi, con la mano sinistra portata alla bocca per tentare di amplificare il suono, fortunatamente soffocato dall’entusiasmo e fibrillazione di tutto il resto del pubblico.
Eppure, anche quell’ululato isolato, mi ha schifato, perché non sono più in grado di tollerare tale indegna ignoranza, che sia sinonimo di razzismo o meno.
E la birra nella mano destra non poteva nemmeno essere un debole alibi per quel cervello bacato, perché regolarmente analcolica.
Il cervello non era annebbiato dall’alcool.
Era semplicemente, e colpevolmente, assente.
Annulliamo questi sfigati.
Pagno