08/10/2017 | 08.00
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Gomez scia in mezzo alla Juventus

Ho l’impressione che la popolarità di cui ha goduto Alejandro Gomez lo scorso anno ha contribuito paradossalmente a metterne in ombra l’eccezionale crescita sul piano più strettamente calcistico. Merito anche, ovviamente, di Gasperini; o meglio della coincidenza tra il suo arrivo sulla panchina dell’Atalanta e il raggiungimento della piena maturità psico-fisica del “Papu”, che deve compiere 30 anni il prossimo febbraio. Quest’anno in sei partite ha già segnato tre gol e realizzato tre assist ma la bellezza del “Papu” sta anche in tutte quelle intuizioni che possono venire solo da un calciatore che gioca con piena libertà e con una reattività mentale unica. In questo Gomez è paragonabile solo a Mertens in questo momento.

Contro la Juventus ha regalato più di una perla ma questo slalom a un quarto d’ora dalla fine mette bene in luce tutta la sua unicità. Anzitutto per il modo in cui “Papu” aspetta il “Pipita”, aspettando che arrivasse il più vicino possibile prima di togliergli il pallone da sotto il naso. Non è solo un gesto di beffarda superiorità nei confronti di uno dei migliori del campionato (e che pesa più o meno il doppio di lui, forse per questo il rapporto ricorda quello tra toro e torero) ma è l’esempio di come Gomez sappia sfruttare i vantaggi di un corpo che, in teoria, dovrebbe avere più svantaggi. E cioè, il fatto che con un baricentro così basso Gomez può partire da fermo e andare in qualsiasi direzione desideri.

E poi – questo si vede nel resto dell’azione – Gomez può allontanarsi la palla per prendere velocità con una corsa il più ampia possibile e, al tempo stesso, mantenere un controllo ottimale del pallone grazie a un’alta frequenza di tocchi. Che, ad esempio, gli permette di cambiare direzione più velocemente con la palla di quanto non facciano i suoi avversari senza palla.

A questo si unisce un’esplosività che di solito vediamo nell’elité atletica del calcio mondiale (Bale, Perisic, Ronaldo) e che di sicuro non è naturale aspettarsi da un giocatore alto appena una decina di centimetri in più di Kylie Minogue. Non solo non perde velocità neanche dopo aver saltato Bentancur verso l’interno del campo, ma se ci fate caso Gomez accelera di nuovo dopo aver scaricato la palla sull’esterno, a testa bassa verso l’area di rigore. A proposito, lo sapevate che Alejandro Gomez è alto esattamente quanto Selena Gomez?

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By marcodalmen
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