27/04/2022 | 09.09
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Gosens: " Gasperini è un genio quando si tratta di costruire la squadra e instillare le tattiche"

Atalanta, Gosens:





Dalla gioia per il primo goal nel derby all'amarezza per un nuovo infortunio: sono state ore altalenanti le ultime per Robin Gosens, vittima di un affaticamento all'adduttore che rischia di fargli saltare la trasferta di Bologna in programma mercoledì sera.

L'esterno tedesco dell'Inter rivede i fantasmi atalantini relativi alla prima parte di stagione, quando si procurò un infortunio in Champions che lo rese indisponibile per Gian Piero Gasperini. Intervistato da DAZN Germania, il classe 1994 ha ricordato in particolare le prime sensazioni dell'avventura bergamasca, nata non sotto una buona stella.
"Gli inizi all'Atalanta non sono stati semplici, ho incontrato tante resistenze. L'allenatore non si fidava di me e avevo la sensazione di non far parte della squadra. Mi sentivo la quinta scelta, non capivo la lingua e cosa volesse da me il tecnico, nessuno me lo spiegava davvero. Stava a me capire come potevo cavarmela".

"Ero stato gettato nella mischia contro il Borussia Dortmund per poi essere incolpato della sconfitta. Qualcosa, dentro di me, è crollato. Dopo la partita ho chiamato mio padre e gli ho detto: 'Credo che venire qui sia stato un errore, dobbiamo guardarci intorno in vista della prossima stagione. Non penso di poter restare ancora'".

Il grave infortunio di un compagno gli ha spianato la strada.
"Qualche tempo dopo la gara di Dortmund, il mio rivale in squadra si è rotto il legamento crociato. All'improvviso ero diventato l'unica opzione, il mister doveva farmi giocare. Da allora è cambiato tutto. Nella mia testa si è creato un senso di libertà".

Nonostante qualche iniziale differenza di vedute, Gasperini si è rivelato una figura importante per l'esplosione definitiva di Gosens.
"E' un genio quando si tratta di costruire la squadra e instillare le tattiche. Da lui ho imparato moltissimo. Non abbiamo avuto un grande rapporto, soprattutto all'inizio, ma poi la situazione è cambiata. Mi ha rivelato di non aver mai avuto un giocatore capace di migliorarsi così tanto e che l'Inter, in questa fase, era la scelta giusta per me. Alla fine l'ho salutato calorosamente".

fonte goal.com


By marcodalmen
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