Gotti in conferenza stampa: "Non mi sembrerebbe una grande idea cercare i duelli con l’Atalanta"
E' finalmente tempo di campionato. Luca Gotti ricorda il suo ingresso in punta di piedi durante lo scorso campionato e parla del rodaggio della sua squadra: “Quale filosofia vorrei? E’ una domanda corposa a cui non posso dare risposte secche. Utilizziamo il percorso fatto in questo lungo precampionato, si è visto sempre un Lecce piuttosto coraggioso, fin troppo in alcune occasioni e punito per il troppo coraggio e la troppa aggressività. Siamo stati disordinati nelle misure in qualche partita. Rispetto a questo, la mia idea è mantenere le caratteristiche positive di coraggio e libertà mentale per fare qualcosa in più, cercando di dare equilibri e sicurezze maggiori. Sappiamo che in A a volte vai in difficoltà a prescindere. Vorrei tenermi il positivo e limitare le parti che possono essere penalizzanti”.
In attesa del completamento della rosa, Gotti dovrà dirottare dei terzini all’occorrenza al centro della difesa: “Dipende dal tipo di partita, se c’è bisogno di un riferimento posizionale, se si difende bassi o ci sono uno contro uno in spazi larghi. I giocatori hanno caratteristiche diverse e ci vuole adattabilità nello spirito creativo“.
Le soluzioni in corsa saranno vitali: “I cinque cambi influiranno molto. Ci sono dubbi. Se anche più o meno hai in testa i 18 giocatori che potrebbero essere utili, il dubbio che ti rimane è provare a leggerla in anticipo. Come partire, come cambiare e prevedere le direzioni della partita. Non mi sembrerebbe una grande idea cercare i duelli con l’Atalanta, loro fanno di questo la propria peculiarità con una filosofia precisissima che ha dato loro soddisfazioni”.
Rispetto alla partita persa a fine dello scorso campionato, dovranno cambiare delle cose: “Ogni partita ha la sua storia. Sarà la prima partita in casa di questo campionato, è diverso per l’Atalanta che veniva qui prima della finale di Europa League, ora ne ha fatta un’altra storica e inizia il torneo. Noi eravamo salvi e avevamo delle esigenze, ora iniziamo un percorso. Non c’è solo la partita con l’Atalanta, ma un conto è fare l’ultima partita del campionato, un conto la prima. Ora va data una direzione precisa, ripetibile. Ciò cambia molto le carte in tavola”.
Gotti parla poi dei dubbi di formazione: “Coulibaly a gara in corso o dall’inizio è uno dei pensieri. Il ragazzo ha le qualità per aiutarci, ma non so bene il minutaggio e fatalmente non ho compreso ancora come potrei utilizzarlo al meglio. Farà parte della partita”.
Si parla poi dei singoli, partendo da Pierotti: “Confermo le impressioni di quando lo conobbi, ha energia e generosità, ancora non ha compreso bene i propri mezzi e il proprio contributo da dare nei vari momenti della partita. Dà tutto sempre. Il ruolo ancora non gliel’ho cucito addosso pienamente. Può essere una punta o può affiancare Krstovic, in certe partite con spazi e avversari messi in un certo modo“. Un discorso simile vale per Marchwinski: “Sto cercando di dare una proposta al mio Lecce con alcuni atteggiamenti in fase offensiva che facilitino il calcio, non voglio toglierli la libertà e la qualità, devo dare uno spartito dove i giocatori possono sentirsi sicuri, ma proprio per aiutarlo ad esprimere le sue di qualità”.
Sulla lotta salvezza, Gotti chiosa: “Sono domande che ti pongono in una risposta di buon senso. Molto frequentemente si può essere smentiti, il calcio è così. Se voi andaste a leggere le interviste dei sapienti trovereste delle cose incredibili. Per fortuna tutti abbiamo poca memoria. Ora posso dire che sulla carta viste le squadre che sono salite dalla B sembra che la salvezza sia decisamente più complicata per il Lecce. Auguriamoci che però il campo ci dica cose molto più belle”.
fonte calciolecce.it