23/03/2025 | 09.09
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Gravina: «Vedo ancora squadre che parlano con gli ultras. È un comportamento vietato dalle norme»


Nel suo giro di visite a Torino, fra cui l’Università per parlare ai giovani di sviluppo sostenibile e alla Continassa, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha affrontato vari in una lunga intervista al quotidiano La Stampa.

Si parte da quello più caldo, visto il susseguirsi delle udienze in tribunale a Milano per il processo ultras che vede coinvolti gli ex esponenti di spicco del tifo organizzato di Inter e Milan. «Vedo ancora squadre che si recano sotto la curva alla fine della partita per parlare con gli ultras (l’ultimo esempio è la Lazio dopo il netto ko a Bologna, ndr). Si tratta di un comportamento vietato dalle norme, e non da oggi. Gli Slo (i referenti per le tifoserie, ndr) devono portare la squadra negli spogliatoi. Altrimenti, ho chiesto di far rispettare il codice di giustizia sportiva, che prevede squalifiche per chi si presta a quella che è, a tutti gli effetti, una gogna».

Poi ci sono le misure da mettere in campo per evitare gli scontri tra tifoserie, che coinvolgono anche le forze dell’ordine. Un esempio è il pre-Daspo: «Si tratta di una misura che impedisce l’accesso alle partite a chi ha commesso reati, anche se non all’interno dello stadio o nelle sue immediate vicinanze. Si chiama tecnicamente “Daspo fuori contesto” ed è già in vigore. Il capo della Polizia sta collaborando con le Questure e ringrazio i ministri Piantedosi e Abodi per il loro impegno nella lotta alla violenza».

A proposito di stadi, un altro tema caldissimo sono gli Europei 2032 che l’Italia è chiamata a co-organizzare con la Turchia: «Questo torneo apre la questione degli stadi, facendoci capire, quasi provocatoriamente, quanto siamo rimasti indietro. Entro il 1° ottobre 2026 dovremo consegnare all’UEFA l’elenco dei cinque impianti selezionati, con l’avvio dei lavori previsto per marzo 2027. Questo vale sia per noi sia per la Turchia, con cui condivideremo l’organizzazione dell’evento. Per accelerare le procedure, il governo nominerà a breve un commissario straordinario e, secondo quanto discusso con il ministro Abodi, si sta valutando l’istituzione di un fondo per finanziare queste infrastrutture».

Al momento MilanoTorino e Roma sembrano essere in prima fila, ma dietro c’è molto fermento fra le altre città: «Questi tre sono in pole position e richiedono solo alcune riflessioni. Inoltre, Firenze si è candidata con forza e ha già avviato i lavori, Palermo è molto attiva, Cagliari è quasi pronto, Bologna e Udine mostrano grande dinamismo, così come Bari. I cinque stadi selezionati dovranno essere tra i migliori d’Italia».

Attualmente il campionato è fermo per la pausa nazionali, dove l’Italia è adesso chiamata a rimontare la Germania per passare alle Final Four di Nations League per il terzo anno consecutivo e avere anche un girone di qualificazione ai Mondiali sulla carta più agevole: «A Dortmund nel 2006 è successo qualcosa che resterà dentro di noi per sempre e ora ci torniamo con grande fiducia: a Milano ho visto una Nazionale viva, capace di esprimere bel gioco a tratti. Una sfida come Italia-Germania non si prepara, si gioca. Sono certo che Buffon (capo delegazione della Nazionale, ndr) troverà le parole giuste per toccare il cuore dei ragazzi e far rivivere loro ciò che quella generazione ha vissuto quasi vent’anni fa. Inoltre, Spalletti ha alzato il livello qualitativo della squadra e le nostre ambizioni».

Un passaggio del turno significherebbe poi potersi candidare a ospitare nuovamente le Final Four in Italia, con Torino come candidata principale: «Sarebbe un evento mai visto prima: una città, due stadi, tutto concentrato qui. Torino vanta due squadre storiche, una delle quali, la Juventus, è un modello per gli investimenti nelle infrastrutture, nel calcio femminile e nel settore giovanile. Mi dispiacerebbe non raggiungere questo importante traguardo».

Verso il rush di finale della stagione si sta parlando molto di arbitri e di possibili novità, come il VAR a chiamata: «Ho letto i dubbi espressi dal designatore degli arbitri europei Rosetti e rispetto la posizione dell’UEFA. Tuttavia, su episodi decisivi come gol o rigori, l’intervento della tecnologia deve essere garantito. Per tutto il resto, potrebbe esserci spazio per una o due chiamate da parte delle squadre».

Poi c’è il VAR definito “leggero”: «Vedremo come andrà la sperimentazione in Lega Pro e nel calcio femminile professionistico. L’idea è quella di un VAR a chiamata con monitor a bordo campo. Il calcio è fantasia ed evoluzione, ma quest’ultima non deve mai soffocare la prima. Gli 0-0 sono noiosi. Perché non rivedere la regola del fuorigioco? Penso ai gol annullati per un alluce oltre la linea. L’adozione del concetto di “luce” potrebbe preservare alcune piccole grandi magie del calcio».

«Arriveremo anche agli arbitri che spiegano le decisioni in diretta, altrove è già realtà – ha aggiunto Gravina –. Ma non ancora in Italia. Si tratta di una questione culturale. In Spagna e Germania funziona, ma in un nostro derby potrebbe essere complicato. Non siamo ancora pronti».

Sulle eventuali tensioni in questo finale di stagione dove è ancora tutto in gioco: «Parliamo degli arbitri, ma con equilibrio. Se si superano certi limiti, ci sono le sanzioni. Il calcio vive di errori, e proprio questi lo distinguono da un videogioco. Tensione fra le società? No, per nulla. Ma ascolto commenti che fatico a comprendere. Un esempio? Un fallo di mano di Gatti o un rigore non concesso al Torino sono stati descritti come un fine settimana nero per gli arbitri. Parliamo di due episodi su 20 partite. Pensare che un direttore di gara debba essere infallibile è fuori dalla realtà».

Una battuta su Daniele Orsato e la Juventus: «Di sicuro non è in panchina! Sta formando i giovani arbitri e li segue. Rocchi ha un incarico biennale che scadrà nel 2026. La Juve è sempre stata un modello, lo ripeto da anni. È un club all’avanguardia e ora è tornato a essere protagonista nei processi decisionali».

Sul movimento giovanile: «Dobbiamo restituire ai bambini il piacere del gioco. Oggi si distinguono solo per il colore delle casacche, mentre una volta ci si riconosceva per le qualità tecniche. La formazione è importante, ma non bisogna esasperarla. Una soluzione potrebbe introdurre un certificato di qualità per allenatori e strutture giovanili. Non è accettabile che chi allena i ragazzi lo faccia solo come secondo lavoro nel tardo pomeriggio. Per questo abbiamo avviato programmi di formazione specifica. Un esempio? Il preparatore atletico deve avere anche competenze in pedagogia, perché lavorare con i giovani significa conoscerne le esigenze».

Sul futuro del calcio italiano: «Abbiamo un futuro azzurro come poche volte in passato. Posso sbilanciarmi? Il Mondiale tra tre o cinque anni sarà il nostro Mondiale…».

fonte calcioefinanza.it

By marcodalmen
39 commenti
robert1907
23 Marzo 2025 | 18.09

"La Juve è sempre stata un modello, lo ripeto da anni. "

Un modello di associazione a delinquere si è dimenticata di dire... 

corra1907
23 Marzo 2025 | 17.11

Ed io vedo arbitri che danno il 5 ai giocatori avversari....sono ancora più preoccupato 

Dublin1907
23 Marzo 2025 | 16.18

le parole rovina e Gravina fanno rima 

Tony1907
23 Marzo 2025 | 14.20

Per me la più grossa è quella degli arbitri che spiegano le decisioni in diretta, dice che da altre parti lo fanno già, ma qui in Italia non siamo ancora pronti. Che boiata galattica, iniziate a farlo, poi vediamo se non siamo pronti.

Il Colo
23 Marzo 2025 | 13.43

Come al solito...una cazzata dietro l'altra..

doblevisera
23 Marzo 2025 | 13.37

sto merdone guadagna 490 mila € ( tra FGCI e Uefa) per dire solo luoghi comuni e stronzate a raffica, facesse almeno  qualocosa oltre a proteggere il « brand » juve.

GunsnDea
23 Marzo 2025 | 13.24

Secondo me certe norme sono un'ingiustizia sociale, se un soggetto ha commesso un reato in precedenza e ha pagato per il suo errore non è giusto che non possa andare allo stadio tutta la vita. Ad una persona che ha sbagliato ,ha pagato per i suoi errori e capito bisogna dare una seconda possibilità.

madonna
23 Marzo 2025 | 13.08

Ecco il motivo del declino del calcio italiano.


EMANUELE-B
23 Marzo 2025 | 13.01

tu meriti il DASPO di ContestoPAPAGAL..!

10Tuttocampista
23 Marzo 2025 | 11.49

Cruciverba

1 Orizzontale

Do già la soluzione 

Gravina

farabundo
23 Marzo 2025 | 11.34

gravina der fó i piscine

piupiupiu

In risposta a: farabundo

23 Marzo 2025 | 11.57

Basta finanziare uno sport d'élite con i soldi di tutti. I biglietti all italcementi dovrebbero farli pagare 32€/ora. Non vedo perché dobbiamo contribuire. Comincia a correre risparmi e non rompi a nessuno se non all illuminato sindaco trumpiano di Gorle

farabundo

In risposta a: piupiupiu

23 Marzo 2025 | 12.33

il mio abbonamento all'italcementi costa la metà del tuo completino da runner di maggioranza con le  scarpette firmate all'ultima moda🖕🏽

+ vasche

- runner

piupiupiu

In risposta a: farabundo

23 Marzo 2025 | 12.42

Il tuo abbonamento costa poco perché sovvenzionata da noi contribuenti lombardi. 

Il mio completo da runner non costa molto, l ho comprato da brasilianomoda via san bernardino, dove ci siamo incontrati ieri sera

Raindog

In risposta a: piupiupiu

23 Marzo 2025 | 13.19

entrambi utili. i runner assimilano grandi quantità di particolato e lo convertono in energia cinetica, i nuotatori assorbono ossigeno e cloro direttamente dall' acqua liberando atomi di idrogeno che useremo per dare movimento ai nostri veicoli

patatinaliscia
23 Marzo 2025 | 11.22

Ce gente che parla con i mafiosi...

Claudiopaul70
23 Marzo 2025 | 11.09

Sì sono ancora mummie che parlano in televisione se solo per quello

billyguari
23 Marzo 2025 | 11.01

 Gravina, dovresti stupirti che c'è gente che parla ancora con te!

billyguari

In risposta a: billyguari

23 Marzo 2025 | 11.02

Ti dovresti stupire , scusate la sintassi 

unadeaxidea
23 Marzo 2025 | 10.58

Quante stronsade tutte insieme. Sconnesso dalla realtà 

Oiggaiv
23 Marzo 2025 | 10.46

 

unodibergamo
23 Marzo 2025 | 10.42

Gravina denota un’ignoranza imbarazzante delle norme. I tesserati di una squadra di calcio possono parlare con i tifosi, dentro e fuori gli stadi semplicemente perché tra i tifosi che siedono negli stadi e/o camminano per strada non è possibile identificare chi tra loro sia iscritto o meno ad un gruppo di tifosi ufficialmente riconosciuto dalla società calcistica e quindi autorizzato ad interloquire con i tesserati di una squadra. Che poi possa essere di cattivo gusto la scena di una squadra schierata di fronte ad una curva se ne può anche discutere. Come si può discutere delle capacità dei dirigenti del mondo del calcio e della loro “fedina penale” che in molti casi è tutt’altro che immacolata. Detto ciò, in relazione al daspo fuori contesto, vedremo se lo applicano anche a tesserati, dirigenti e marmaglia varia che ruota attorno al calcio, o se, come sta avvenendo ora, solo a chi vogliono le Istituzioni. A monte di tutto c’è però una riflessione da fare: se mi vuoi “cliente” ho il diritto di manifestare, nelle forme lecite e previste dalla Costituzione il mio dissenso in qualsivoglia forma non violenta. E se devo dire alla mia squadra che ha giocato da cane, glielo dico nel posto dove ha giocato da cane e dove io ho acquistato il “prodotto”. Quando ci libereremo di gente come Gravina il calcio farà dei grandi passi in avanti.

Tony1907

In risposta a: unodibergamo

23 Marzo 2025 | 11.09

L'ultima parte del tuo discorso è bellissima e la condivido, in fin dei conti sono loro che ci considerano clienti che acquistano un prodotto, quindi se io, cliente, non apprezzo il prodotto che ho acquistato devo farlo notare subito a chi me lo ha venduto.

eligio71

In risposta a: unodibergamo

23 Marzo 2025 | 11.41

Ineccepibile.
Gravina e' un demente. Vogliono il teatro ? Anche a teatro se la rappresentazione non soddisfa il pubblico , il pubblico contesta. 
Sono abituati bene questi. Intoccabili

unodibergamo

In risposta a: eligio71

23 Marzo 2025 | 12.04

Senza voler fare la caccia alle streghe, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Gravina del possibile rientro nel mondo del calcio come DS del Milan ( così si vocifera) di Fabio Paratici, condannato in via definitiva dal collegio di garanzia del CONI a 30 mesi per la nota questione plusvalenze della Juventus. Condanna che lo obbligò a dimettersi dal Tottemham. Lo applichiamo anche a lui il daspo fuori contesto ( che poi sarebbe pienamente in contesto) oppure finisce a tarallucci e vino per Paratici?

eligio71

In risposta a: unodibergamo

23 Marzo 2025 | 12.08

Beeeeeeh......

unodibergamo

In risposta a: eligio71

23 Marzo 2025 | 12.15

Qualcuno potrebbe dire “eh ma se fai casino allo stadio è giusto che tu venga bannato a vita”…mentre invece se trucchi i bilanci è tutto normale e puoi tornare come se nulla fosse…eh già…circo che farebbe impallidire Moira ed i suoi elefanti…

unodibergamo

In risposta a: unodibergamo

23 Marzo 2025 | 12.20

Preciso: non giustifico i casini, mi chiedo solo se leggi, norme e provvedimenti valgano per tutti o meno. E la risposta mi pare di una chiarezza disarmante.

Tony1907

In risposta a: unodibergamo

23 Marzo 2025 | 12.30

Purtroppo è risaputo da sempre che la legge per qualcuno si applica e per qualcun altro si interpreta.

SubbuteoGroup

In risposta a: unodibergamo

23 Marzo 2025 | 17.34

Beh se iniziamo a scorrere le varie fedine penali dei vari presidenti ed ex presidenti, troviamo di tutto e di più.

Da Lotito a Scaroni, da Agnelli a Zhang, da Setti al povero Zamparini, per atterrare a Pig Town dal leggendario PorCellino, anni e anni di galera da alcuni mai scontata.

Al Milan i tal senso hanno una Florida tradizione: Buticchi, Colombo, Farina, Berlusconi, il grigliatore Lee, chiudendo con il tangentista Scaroni, uno immacolato non l'hanno mai avuto.

E questo è concentrato sugli ultras, e il pre Daspo. 

Per gli Europei in Italia ( speriamo saltino come sempre) , largo a piazze calcisticamente nulle come Bari e Palermo, che probabilmente in ottica clientelare contano più di altre 

Un bene che dalla bocca di questo personaggio non siamo uscire le parole Bergamo e Atalanta.

claudiocaniggia
23 Marzo 2025 | 10.42

Dopo aver letto una puttanata dopo l'altra, ho smesso di leggere. Incommentabile

TREINEROBLU
23 Marzo 2025 | 10.26
Ma dimettiti e, se non ce la fai, chiedi il reddito di cittadinanza.
Glenn57
23 Marzo 2025 | 10.08

Gravina, qui di fuori contesto ci siete solo voi….

doinel1907
23 Marzo 2025 | 09.59

Finalmente! con il pre daspo liberiamo le tribune d'onore......., e appena finito il processo a Gravina per autoriciclaggio ci liberiamo anche di lui


Rudolf76
23 Marzo 2025 | 09.56

Vedi anche dirigenti fgci che fanno cene coi gobbi e con Inter di “nascosto”…?

VamosDEA
23 Marzo 2025 | 09.39

Il pre Daspo è una porcata al limite della legge, già colpisce decine di persone all'interno della nostra tifoseria 

Lovere1907
23 Marzo 2025 | 09.34

UN DASPO FUORI CONTESTO....per lei gravina e la sua banda di pagliacci per le stupidaggini che racconta in ogni occasione......si preoccupi anche di migliaia di ubriachi stranieri che riducono le nostra città una latrina a cielo aperto....magari ci fossero ancora gli ultras di una volta solo per vedergli chiudere la bocca per sempre.

moreto
23 Marzo 2025 | 09.33

Questo “padrino” del calcio itaGliano ha stomacato e continua a essere li perchè lo vogliono li . E intanto da noi le cose continuano a non cambiare con i soliti e noti poteri forti saldamente al conando .

MiticoCorbani
23 Marzo 2025 | 09.31

Chissà se gravina vede ancora pressioni da alcuni club, che vorrebbero decidere al posto suo, come devono andare le cose, chissà se vede ancora arbitri con sudditanza, chissà se spostando lo sguardo vede tutti i veri padroni della lega che con i loro sponsor modificano format e formulano proposte di condotta indecenti. Dai gravina, allarga gli orizzonti