Non è la prima volta che il sistema calcio sbeffeggia i propri tifosi: vi ricordate il timore per i campioni europei che andarono oramai quindici anni fa nel campionato cinese? Oppure nei periodi più recenti nel campionato Americano o in quello Arabo? Abbiamo passato un’estate intera nella quale, gli esperti, prospettavano scenari post apocalittici in cui tutti, come ebeti, avremmo smesso di vedere la nostra squadra del cuore in favore di squadre che non sappiamo nemmeno pronunciare solo perché sarebbero andati a giocarci Cristiano Ronaldo o Neymar. Noi, che spesso e volentieri nella nostra vita abbiamo tifato anche quando il livello tecnico non era tanto superiore all’amichevole del giovedì fra scapoli e ammogliati.
Certo, il calcio Europeo è vecchio e meno patinato degli sport d’otre oceano; è pure innegabile che il sistema dei diritti Tv con due o tre abbonamenti divisi per poter vedere tutto il calcio è a tutti gli effetti una truffa legalizzata; non si può nemmeno negare che è difficile proporre ad uno straniero Empoli – Frosinone che poi non è mica tanto diversa da un Sheffield United – Luton Town, da un Colonia – Union Berlino o Cadice – Alaves; ma allo stesso tempo, visto che ogni due per tre la menano con l’NBA, quanti di voi si sono mai guardati Wizard – Pistons o Memphis – Portland?
Quello di cui abbiamo bisogno oggi non è un nuovo format, non è una nuova piattaforma televisiva e nemmeno un nuovo social. Quello di cui hanno bisogno i tifosi di tutta Europa, oggi, è un sussulto di dignità. Non siamo solo numeri, clienti, consumatori bulimici di qualsiasi spazzatura il sistema calcio ci voglia proporre.
Molti club spagnoli oggi, motivati dal fatto che il nemico ce l’hanno in casa, pare scenderanno in campo con la maglietta “Ganatelo en el campo – Earn it on the Pitch” ( Guadagnatelo sul campo) a riprova che questo circo di cui si parla da stamattina non gli appartiene.
E’ un gesto simbolico, irrilevante, ma che fa sentire i tifosi parte integrante del calcio e non semplici paganti. Sarebbe bello che anche in Italia ( dove invece i più sti stanno spellando le mani per quattro spicci) si scendesse in campo con la stessa maglia. Sarebbe bello che lo facesse l’Atalanta, magari contro il Bologna.