31/05/2021 | 09.09
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I talenti bergamaschi per Gasp

Come e perchè scoprire i propri talenti

Pronto al debutto in A il 20enne Alessandro Cortinovis, il "Modric bergamasco"

L’Atalanta della prossima stagione avrà un paio di ragazzi bergamaschi ad allungare la panchina. Nessuno di loro sarà tra i 17/18 titolari che saranno impiegati nelle rotazioni, ma l’idea della società, salutato il bergamasco Mattia Caldara che non verrà riscattato e tornerà al Milan, è avere comunque qualche giovane prodotto del vivaio, possibilmente orobico, per mantenere la radice ‘local’ in una squadra internazionale, come tutte quasi interamente composta di stranieri.

E per fortuna la Dea ha l’imbarazzo della scelta perché in questi anni la ‘Cantera’ di Zingonia è tornata a produrre talenti a chilometro zero, tornando a lanciare sui grandi palcoscenici ragazzi locali, pescati anni prima nei campetti degli oratori. Negli ultimi anni dal settore giovanile nerazzurro sono usciti importanti giocatori, come il cremonese Alessandro Bastoni oggi all’Inter o il lecchese Andrea Conti anche lui di ritorno al Milan, o prospetti stranieri, come Kulusevski, Traorè, Barrow e Colley e altri ancora. Pochi i bergamaschi, solo Caldara e Roberto Gagliardini, pure lui all’Inter.

Ma il lavoro di semina sul territorio orobico avviato dalla società dal 2010, dal ritorno della famiglia Percassi al vertice del club, un decennio dopo sta dando i suoi frutti. Nell’Atalanta che nel 2019 ha vinto lo scudetto e la Supercoppa Primavera c’era una spina dorsale di bergamaschi, ragazzi che ora si affacciano al calcio che conta. Su tutti il ventenne attaccante di Sorisole, Davide Piccoli, lanciato in serie A da Gasp appena 18enne, nel 2019, tre presenze in nerazzurro, esploso in prestito allo Spezia dove ha chiuso con 5 gol in 19 partite nella massima serie e altri due gol in Coppa Italia. Potrebbe tornare per fare la riserva di Zapata al posto dell’olandese Lammers.

Un altro bergamasco doc che dovrebbe far parte della prossima Atalanta è l’esterno sinistro Matteo Ruggeri, 19 anni a luglio, ragazzo di Zogno lanciato senza paura lo scorso autunno, appena maggiorenne, da Gasperini che lo fece giocare titolare contro l’Inter e lo ha poi impiegato nei mesi invernali in diverse occasioni, prima dell’arrivo del danese Maehle che gli ha tolto spazio. Lo vogliono tante squadre in prestito, ma potrebbe restare per continuare a crescere negli allenamenti a Zingonia e fare il quinto esterno.

A febbraio Gasperini ha fatto debuttare in A, nei minuti finali contro il Crotone, il ventenne Davide Ghislandi, terzino di Osio Sotto: è più acerbo rispetto agli altri, per cui quasi certamente andrà a maturare in serie B. Interessante come profilo anche quello del 22enne Filippo Melegoni, centrocampista di Azzano San Paolo, lanciato in A da Gasp nel 2017 quando era ancora minorenne: un grave infortunio al ginocchio gli ha tolto un anno, nel 2019, quando stava facendo bene in B a Pescara, nell’ultima stagione ha assaggiato la A in prestito al Genoa, segnando anche un gol in Coppa Italia contro la Juventus. Ha talento e ha già un po’ di malizia, potrebbe rimanere come cambio dei mediani dietro a De Roon, Freuler e Pasalic, anche se avrebbe pochissimo spazio.

E il prossimo bergamasco pronto al debutto in A è il 20enne Alessandro Cortinovis, il ‘Modric bergamasco’, il fantasista della Primavera. Una nidiata di talenti locali, che potrebbero rappresentare il futuro della Dea.

fonte ilgiorno.it
By marcodalmen
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