31/12/2016 | 01.00
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IL NERO E L'AZZURRO SPECIALE : IL 2016 VISTO A MODO NOSTRO

Fine anno, tempo di bilanci. Anche noi di Atalantini.com vogliamo fare, a modo nostro, un riassunto dell’anno appena trascorso, proponendo un “Nero e Azzurro” speciale, non focalizzato su una singola partita ma allargato su tutto l’anno atalantino. Andiamo a mettere sulla bilancia quelli che, secondo noi, sono stati i principali temi che, in positivo ed in negativo, hanno caratterizzato il “mondo Atalanta” durante gli ultimi dodici mesi.

IL NERO

 

L'AZZURRO

IL CALCIOMERCATO DI GENNAIO

L’inizio del 2016 ha portato con sé una piccola rivoluzione nella rosa nerazzurra: due colonne portanti come Moralez e Denis, ed un giovane in fase di esplosione , Grassi, hanno lasciato la Dea. Poche partenze ma pesanti sull’economia di squadra: i sostituti, su tutti Borriello e Diamanti, non hanno poi inciso come si sperava sul resto della stagione.

 LA LUNGA SERIE NERA

La prima vittoria dell’anno nuovo è arrivata solo allo sbocciare della primavera, il 20 marzo. Dal 13 dicembre infatti l’Atalanta di Reja ha inanellato bel 14 partite senza incamerare i tre punti, con 8 sconfitte e 6 pareggi. Il brillante girone di andata è stato così mortificato da un ritorno avaro di soddisfazioni, nonostante la salvezza non sia mai stata messa seriamente a rischio.

 REJA SEPARATO IN CASA

Gli ultimi mesi dello scorso campionato sono stati vissuti, dall’allora tecnico Edy Reja, da separato in casa. La società, pur non mettendo mai in discussione il posto del mister friulano, non è rimasta soddisfatta dei risultati ed il rapporto è andato man mano raffreddandosi, convincendo la società a cercare un altro allenatore.

CHI ARRIVA, CHI PARTE... E IL TIFOSO SI DISPERA

Il calciomercato è argomento che, da sempre, appassiona e divide. E immancabilmente, dopo ogni sessione di trasferimenti, il tifoso ha la sensazione che la sua squadra ne esca sempre indebolita, che gli acquisti siano inadeguati e che i partenti siano insostituibili. Se poi si incappa in una serie di quattro sconfitte nelle prime cinque partite, il rischio di collasso per l’ambiente si fa elevato.

 

LA SALVEZZA

L’obbiettivo minimo del mantenimento della categoria nel campionato 2015/16 è stato raggiunto, anche se con qualche preoccupazione di troppo, ma senza mai rischiare veramente la retrocessione. Ci si può consolare con l’esplosione di un paio di giovani del vivaio (Conti e Grassi) e di uno sconosciuto olandese (De Roon) che, seppur per breve tempo, ha rubato il cuore di molti tifosi atalantini.

GLI SCUDETTI GIOVANILI

Dopo anni di lavoro, in estate si sono raccolti risultati prestigiosi: gli Allievi Nazionali Under 15 e Under 17 hanno conquistato gli scudetti di categoria, dando lustro all’enorme lavoro che la società nerazzurra sta conducendo sul proprio settore giovanile.

L'ESPLOSIONE DELLA LINEA VERDE

Dopo le prime giornate di difficoltà, con quattro sconfitte in cinque gare, la società ha dimostrato solidità e sangue freddo. Confermando Gasperini senza cedere alla tentazione di un facile esonero, ha legittimato la sua scelta estiva e gli ha concesso di fare ciò che il mister sa fare: lavorare bene con i giovani. Caldara, Gagliardini, Kessiè, Conti, Petagna, che fino a pochi mesi fa stazionavano nell’anonimato della Serie B ora sono diventati i pezzi pregiati su cui fondare le future fortune della società.

I RISULTATI E LA CLASSIFICA

Oggi, per il tifoso atalantino, guardare la classifica riempie d’orgoglio e di soddisfazione. Il sesto posto, a soli tre punti dalla Champions League è qualcosa di inaspettato ed elettrizzante, ma non è frutto di casualità. La serie di dieci vittorie nelle ultime tredici partite è figlia di un gioco spumeggiante, di una ritrovata solidità difensiva, di tenacia e cuore.

IL FUTURO

Con tali premesse il futuro è decisamente roseo: dal punto di vista sportivo la salvezza è ormai in tasca e si può lottare per qualcosa di più grande. E anche la società, che ha sempre avuto più di un occhio di riguardo per una gestione oculata ed attenta, grazie al forziere che è il settore giovanile di Zingonia può cominciare ad alzare la famosa asticella, e regalare al tifoso un paio di sogni: lo stadio nuovo e l’Europa.

By Gandalf
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